Educatori alle scuole superiori: quando a rimetterci sono le famiglie
Si discute molto di riordino delle Province e delle loro competenze; ma, a volte, sono le Province stesse, con il loro comportamento, a fornire ottime ragioni a chi ne sostiene la loro abolizione.
Prendiamo, ad esempio, il caso dell'assistenza educativa ai ragazzi con disabilità nelle scuole superiori. E' un servizio che, in questi anni, è stato garantito dai Comuni, anche se la competenza, per legge, è proprio delle Province.
Anche a Brugherio, con le giunte Cifronti, e con una scelta confermata anche dall'amministrazione Ronchi, si interveniva per continuare l'assistenza ai ragazzi che, usciti dalle medie, volevano continuare ad andare a scuola alle superiori.
Ora tutto si fa più complicato.
Da una parte le sentenze del TAR che confermano che la spesa è a carico delle Province, dall'altra i Comuni che sono "minacciati" dalla Corte dei Conti, che non vuole assolutamente che spendando soldi per questo servizio.
Le Province, compresa quella di Monza, nella maggior parte dei casi spendono il triplo dei soldi necessari a garantire l'assistenza per difendersi al TAR e al Consiglio di Stato, facendo finta di non capire che il compito è loro. E spendono soldi in inutili iniziative, senza dare seguito invece ad un servizio fondamentale.
In mezzo, tra Comuni e Province, le famiglie, le vere penalizzate.
E i ragazzi stessi, ovviamente. Quelli che ci rimettono in concreto.
E i ragazzi stessi, ovviamente. Quelli che ci rimettono in concreto.
Il Comune di Brugherio, nei giorni scorsi, ha deciso che non pagherà più di tasca propria gli educatori per l’assistenza ai ragazzi con disabilità nelle scuole superiori. Dal canto suo, la Provincia di Monza non ne vuole sapere, fa orecchie da mercante.
E ai ragazzi, chi pensa?
C'è un altro grande assente, in questa "partita": la Regione, che ci metterebbe un secondo a chiarire le competenze e a fissarle in legge. Ma anche a Palazzo Lombardia si pensa ad altro...
Noi ci auguriamo che, in attesa del chiarimento, Brugherio non faccia mancare il suo sostegno alle famiglie, garantendo questo servizio per l'anno scolastico in corso.