Bentornato Loreno, paninaro antimafia a Milano

foto da www.pubblicogiornale.it

Il camion bruciato si vede da lontano, qualche centinaio di metri dopo aver superato il piazzale in cui c’è l’entrata principale dell'università. Le strade sono piene di ragazzi, quasi tutti in jeans e maglietta, molti camminano guardando gli smartphone che hanno tra le mani.

Per trovare il furgone dato alle fiamme, bisogna scendere alla fermata Piola della linea verde di Milano, lasciarsi alle spalle un cantiere, qualche striscione di protesta attaccato ai cancelli di alcuni dipartimenti e camminare ancora un po’. Chiedere dov’è il Dipartimento di fisica.

Inizia così l'articolo che ieri Pubblico, il nuovo giornale di Luca Telese, ha dedicato a Loreno Tetti, il paninaro che ha deciso di denunciare chi gli ha chiesto il pizzo per lavorare, in via Celoria, nel quartiere di Città Studi, a Milano, e per questa denuncia ha visto il suo camion dato alle fiamme.

Ma Loreno non si è dato per vinto, e dal 13 settembre è tornato al lavoro, con un nuovo furgone, messo proprio di fianco a quello bruciato dopo la sua testimonianza in tribunale.

Un gesto che non lo ha fermato nella sua determinazione, che lo ha spinto a ripartire, anche grazie al sostegno dei ragazzi dell'università, che vanno da lui a mangare "i panini più buoni della zona", e del Comune di Milano, che ha deciso di dare una mano a Loreno.

In via Celoria, prima di vedere lui, appare dallo stesso lato della strada un lungo lenzuolo bianco, scritta in rosso: «Bentornato Loreno», firmato dagli studenti di Fisica.

Qui l'articolo di Pubblico.

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