Cosa succede al Monza calcio


Sul nostro blog parliamo (ahimè) poco di sport.

Oggi vogliamo farlo raccontando, con un'intervista al neosindaco di Monza Roberto Scanagatti, cosa succede all'Associazione Calcistica Monza Brianza.

- Sindaco, vorremmo parlare con Lei del rapporto che c'è tra la nuova Amministrazione Comunale e il Calcio Monza.

“Finora il rapporto è stato di tipo amministrativo. Il Calcio Monza ha espresso due esigenze: la prima riguarda il progetto di trasformazione del Monzello, mentre l'altra è quella di consentire l'iscrizione della squadra al campionato. Questa infatti sarebbe potuta avvenire solo a condizione che entro il 20 giugno, la società avesse potuto produrre il titolo che attesta la disponibilità dello stadio. Io ho precisato subito che le due cose andavano tenute distinte, nel senso che prima di tutto bisognava prorogare la convenzione per il Brianteo. Cosa che è puntualmente è avvenuta alle stesse condizioni degli anni precedenti. Solo in una seconda fase - semmai - si affronterà la questione del Monzello. Ho tenuto però anche a precisare che non si può pensare alla vicenda del Monzello senza pensare a quale sarà il futuro della società: è questo uno degli altri temi che in qualche modo preoccupa. Ma da quel momento non ci sono stati più altri sviluppi".

- Ma voi come Amministrazione Comunale come vi ponete nei confronti di questo progetto, che alla stampa è stato presentato come “ciò che permetterà la sopravvivenza del club per altri 40 anni"?

"A me sembra piuttosto strano che il futuro di una società calcistica possa essere condizionato dall'uso di una struttura che è sì importante, ma non fino a quel punto determinante. Fatte le debite proporzioni, è come se il Milan o l'Inter condizionassero i loro risultati calcistici all'uso di San Siro. Probabilmente è una parte che entra nel bilancio della società, ma - ripeto - non può essere così determinante. Oltretutto il diritto di superficie scadrebbe tra due anni e anche tutta questa fretta... Se a questo poi aggiungiamo le notizie che provengono da Siena - che sono molto più che voci della stampa - e il fatto che Seedorf ha dato l'addio al calcio europeo e che non si capisce bene quali interessi effettivamente lo tengano ancora legato all'Italia e in particolar modo al Monza. Mi sembra che all'interno della vicenda del Calcio Monza si giochino altre partite, che hanno poco a che fare sia con i destini sportivi della squadra sia con gli interessi di tutta la città".

- Se parliamo di vivaio non possiamo dimenticare che una delle punte di diamante di quello del Monza ha appena annunciato il suo addio dopo 26 anni in biancorosso: si tratta di Ricky Monguzzi, colui che si era anche accollato l'onere di guidare la Prima Squadra nei play-out...

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DoppiaM

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