Tutti X Monza
Hans Peter Sacramento Paling, nuovo segretario dei Giovani Democratici brugheresi, ci racconta del pomeriggio di giovedi a Monza, dove il protagonista è stato il Partito Democratico a sostegno del candidato sindaco Roberto Scanagatti. Lo stile narrativo è molto veloce, con pochi fronzoli e molta sostanza.
DoppiaM
Tra i vari interventi Marco Sala capolista del PD per le elezioni monzesi, ha parlato dei candidati della lista monzese un insieme di esperienza e competenza con vari giovani tra cui ricordiamo i GD Marco Lamperti, Xenia Marinoni, Elio Bindi e Tommaso Cereda.
Intervento di Gigi Ponti, nel giorno del suo compleanno, ricordando l'importanza delle elezioni nei comuni della Brianza per l'assemblea delle municipalità, ha parlato del bisogno di un nuovo welfare per recuperare il legame tra amministratori e cittadini.
Intervento di Roberto Scannagatti, ha parlato della campagna elettorale dove sembra quasi che è solo la coalizione di sinistra a fare proposte, progetti e ragionare con le persone. Con un occhio agli altri due candidati della destra che dentro il consiglio comunale continuano a fare disastri non ultimo la volontà di costruire un distributore di benzina nel Parco di Monza sottraendo 9.000 mq al Parco, in linea con gli ultimi 5 anni di giunta Mariani dove si è pensato solo a costruire.
Scannagatti nega il fatto che tutti i partiti sono uguali facendo un confronto fra il suo programma e quello degli oppositori del centrodestra, programmi di PDL e LEGA che puntano sul consumo indiscriminato di territorio mentre il programma della coalizione punta sul riutilizzo delle aree dismesse per esempio. Continuando a parlare del programma, durante questa lunga campagna elettorale ha avuto mondo di incontrare molte persone,associazioni culturali, sportive, rappresentanti del terziario, organizzazioni sindacali e volontariato e quello che chiedono non sono tanto i soldi ma il dialogo ed è di questo che una amministrazione si deve curare, mettere al primo posto del proprio programma le persone e non degli interessi mobiliari e di metri cubi. Per questo più che programma quello della coalizione è un Progetto per la città.
Intervento di Bersani, il segretario ha parlato del fatto che con queste elezioni e le prossime si vuole chiudere un ciclo di 10 anni di populismi di destra, male di cui è infetta quasi tutta l'Europa.
Tra i vari argomenti trattati di maggiore rilevanza e quello che ci vuole una tassa sulle transazioni finanziarie in quanto la finanza ha scaricato i debiti sugli stati che lo scaricano ai lavoratori e al welfare, cosa inaccettabile. Il segretario dice che ora è il turno della sinistra a dire Monti cosa va e cosa non va e il centrodestra non deve fiatare perché con loro siamo arrivati quasi a fare la fine della Grecia, inoltre aggiunge il segretario non bisogna avere la memoria corta e ricordare quando il centrodestra diceva che la crisi era solo psicologica ed era cosa solo degli altri stati.
Il segretario è tornato a parlare dell'appoggio dato al Governo Monti, scelta obbligata in quanto il problema era scegliere Monti oppure continuare con Berlusconi e arrivare al livello della Grecia, arrivando quindi alle elezioni dove chiunque avrebbe vinto lo avrebbe fatto sulle macerie di quello che sarebbe rimasto dell'Italia.
Parlando del rapporto con il Governo Monti ha parlato di soddisfazioni e di bocconi amari da ingoiare, soddisfazioni quando si è deciso di fare pagare gli scudati anche solo se in piccola parte di quanto chiesto dall'emendamento del PD (4 miliardi rispetto ai 14 chiesti dal pd).
Parlando di IMU il segretario ricorda il fatto che il partito aveva fatto una proposta per rendere più leggera l'IMU, proponendo una imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari che c'è ancora tempo per farla.
Ha parlato del fatto che ora di smettere di dire che tutti i partiti sono uguali in quanto da quanto è nato il PD è stato l'unico che ha un bilancio certificato senza che nessuno glielo chiedesse ricordando che ci vuole una legge sui partiti in merito di rimborsi.
Parlando del Pd ha detto che è un partito aperto al popolo ed è per questo che è stato il primo a istituire le primarie, nonostante non siano sempre rose e fiori, perché il PD è un partito che candida le persone che la gente vuole.
Non un partito personale di una persona che mette la propria firma sul simbolo e sceglie personalmente le persone in base alle sue preferenze.
Hans Peter Sacramento Paling