L'Europa dei progressisti


Tobin tax, interventi più decisi della BCE, conversione ecologica dell'industria europea, eurobond, rafforzamento del ruolo dei parlamenti: ci sono molte proposte concrete nel documento che sancisce a Parigi la nascita dell'asse progressista contro l'Europa dominata dai governi conservatori di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy.

Domani Pier Luigi Bersani firmerà la carta in una Convention insieme con il candidato socialista alle presidenziali francesi, Francois Hollande, e il presidente tedesco dell'Spd, Sigmar Gabriel.

È "un primo cenno di campagna elettorale europea", ha commentato il segretario del Pd, che appena sbarcato a Parigi ha reso visita al portavoce del Consiglio nazionale siriano, il movimento di opposizione al regime di Damasco: "Tutti noi socialisti, progressisti, democratici d'Europa - ha detto Bersani - abbiamo capito che sulla linea della paura, del ripiegamento, del nazionalismo, del localismo, vince la destra. Sulla linea più Europa, più solidarietà, più comunità e impegno comune, vinciamo noi insieme".

La firma del documento, preparato nei lavori di oggi copresieduti da Massimo D'Alema nei locali predisposti dai socialisti francesi all'Assemblea nazionale, è il momento saliente della Convention progressista, dedicata a 'Un nuovo Rinascimento per l'Europa. Verso una visione progressista comune'. Con D'Alema e la sua fondazione Italianieuropei, c'erano i francesi della Fondazione Jean Jaures e i tedeschi della Fredrich Ebert Stiftung, attorno ai quali si sono raccolte personalità politiche e intellettuali europee di primo piano. L'impegno comune è previsto per i prossimi 18 mesi, che vedranno la mobilitazione generale dei progressisti attorno alle campagne elettorali di Francia, poi di Germania, quindi dell'Italia.


"L'Italia - ha spiegato D'Alema in una pausa dei lavori - è interessata in modo vitale ad un'Europa più attiva in direzione della crescita, il presidente Monti non ha fatto mistero in diverse occasioni della necessità di una svolta in questo senso. Se a Parigi ci sarà Hollande, lo scenario europeo cambierà e l'Europa sarà spinta a politiche più favorevoli alla crescita. Anche rispetto ai nostri interessi nazionali, che si ponga fine a questo blocco tedesco-francese verso tutte le proposte in favore della crescita, è un cambiamento positivo".

"Si tratta di un progetto fatto di interessanti proposte concrete - ha sottolineato D'Alema - durerà fino all'autunno dell'anno prossimo e accompagnerà le elezioni di Francia, Italia e Germania. Questo working group rimarrà in funzione tutto questo periodo e sarà presente nelle vicende politiche nazionali di questi tre grandi paesi con una elaborazione europea." 


"È un gruppo aperto, oggi è intervenuto David Miliband (leader dei laburisti britannici, ndr), è atteso il nuovo leader dei socialisti svedesi, dei romeni e altri. È una 'cooperazione rafforzata' che, come nelle regole europee, ha carattere aperto ma continuerà nel tempo. Il nostro obiettivo è produrre idee e proposte concrete".


DoppiaM

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