Una brutta storia
La storia di Luigi Lusi, ex tesoriere della margherita che che ha ammesso il prelievo del danaro dalle casse del partito e che ora non è in grado di consegnare è dura da digerire.
Dei 13 milioni prelevati cinque sono stati versati all'erario per le operazioni immobiliari, ossia l'acquisto di un lussuoso appartamento nel centro di Roma ed una villa a Genzano; gli altri per le operazioni finanziarie (soldi trasferiti in Canada).
Questa storia è difficile da digerire per i militanti ed elettori, persone oneste, che non possono essere travolti dalle responsabilità di uno e degli eventuali sodali.
Questa storia è' difficile da digerire per il Partito Democratico che, come scrive quest'oggi Stefano Menichini, nell'editoriale del quotidiano Europa, ciclicamente si ritrova suo malgrado sbattuto in prima pagina per le vicende oscure di qualche suo dirigente, quasi sempre originate prima che il partito nascesse, col rischio di oscurare la disciplina rigida che il partito ha dato a se stesso.
Continua il direttore di Europa - Una ferita per la politica, che evidentemente ha troppe colpe da scontare, compresa una pratica di finanziamento pubblico necessaria ma resa opaca dalla vacanza di normativa nella quale si muovono i partiti: assurdo che coi rimborsi elettorali si possa fare qualsiasi cosa, dalla Tanzania al Canada.-
L'Ufficio di Presidenza del Gruppo del PD al Senato ha deliberato all'unanimità, in una riunione che si è svolta ieri mattina, su proposta della presidente Anna Finocchiaro, l'esclusione del senatore Luigi Lusi dal Gruppo stesso.
Sono amareggiato, lo ribadisco, perché quanto è emerso non può che amareggiare chi fa politica di questi tempi. Sono amareggiato perché non si deve rischiare di compromettere il rapporto con i cittadini. Per questo non ci possono essere sconti.
Questo il commento del Senatore Ignazio Marino dalla sua pagina di Facebook che riassume gli umori del Partito Democratico.
Lusi quindi è stato espulso dal gruppo del Pd: metà dell'opera. Ora segue: chiarezza nella ex Margherita e riforma finanziamento pubblico dei partiti. Il resto materia dei giudici.
PS. In tutta questa vicenda c'è una piccola nota positiva. La trovate qui.
Se Lusi si dimettesse da Senatore (cosa che tutti auspichiamo, per dignità e senso di responsabilità) subentrerebbe Stefano Fassina, responsabile economico del Pd e primo dei non eletti in Liguria.
Dalla sua pagina Facebook Fassina fa sapere che sarebbe in conflitto di interessi a chiedere le dimissioni da senatore di Lusi poiché gli subentrerebbe in Senato (come detto sopra) in quanto primo dei non eletti in Liguria.
Ma di fronte ad una vicenda inacettabile - dichiara il responsabile economia e lavoro del partito - non è possibile tacere. Allora, - prosegue Fassina - chiedo le dimissioni di Luigi Lusi da senatore e mi impegno pubblicamente a non subentrargli al Senato e lasciare il seggio a Brunella Ricci di Imperia. Donna e ligure.
DoppiaM