E se..? - Primo Congresso Nazionale dei Giovani Democratici
Si è aperto il primo congresso nazionale dei Giovani democratici.
Pubblichiamo l'intervento del segretario nazionale dei giovani democratici Fausto Raciti.
Prima di capire come si svolgerà, cioè cosa è un congresso per tesi, però, sarà utile chiarire il perchè:
nel cuore di una grande transizione che investe l’Italia e il mondo, vogliamo discutere della nostra rotta per il futuro.
Per farlo non basta una conta, ma serve una discussione onesta e approfondita, partendo da un documento che non ha l’ambizione di elencare i punti di un programma, ma quella di proporre una lettura dei grandi cambiamenti che vive il nostro pezzo di mondo e un orizzonte di cambiamento possibile, che per noi si chiama società della conoscenza. Su questo, innanzitutto, ci confronteremo e, se necessario, ci sfideremo, provando a mettere la politica prima dei volti.
Discutere così è già una piccola rivoluzione, soprattutto in un paese che ha bisogno di archiviare la personalizzazione come forma della politica e gli interessi personali come sua sostanza.
Ciò significa che i vari candidati a ricoprire incarichi dirigenti, come in ogni congresso a tesi, saranno chiamati a confrontarsi su una base comune, definita dalle modifiche al documento che, circolo dopo circolo, gli iscritti apporteranno.
Per una volta gli iscritti non saranno ridotti al rango di tifosi di questo o quello, ma chiamati a dire la propria su ogni aspetto della vita dei Giovani democratici. Ma a loro, questa volta, chiediamo qualcosa in più: chiediamo a tutti di contribuire proposta su proposta (o proposta contro proposta) alla stesura del libro bianco dei Giovani democratici, aprendo la raccolta delle idee all’esterno dei Gd per dare voce al meglio delle esperienze maturate in questi anni e stendere un programma partecipato.
A questo scopo sarà creato uno spazio online da usare come magazzino e saranno previste delle giornate, dentro il percorso congressuale, rivolte ad approfondire i temi della coesione sociale, della cittadinanza, della società della conoscenza, di lavoro, scuola e università. Oltre a discutere dei singoli temi, nel corso di queste giornate si svolgeranno dei momenti aperti per raccogliere le idee.
Alla fine del percorso l’assemblea nazionale voterà e deciderà sulle proposte. E poi, spazio al pluralismo e al confronto: un congresso per tesi non è un congresso bloccato, tutti hanno gli spazi per mettersi in gioco e candidarsi a qualsiasi carica. Ma servirà a tutti competere su qualche idea più che su qualche faccia
Fasto Raciti segretario nazionale dei giovani democratici