I guai della Regione Lombardia


E' stato arrestato all’alba di mercoledì 30 Novembre dai Carabinieri di Brescia, con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Bonamartini, il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Nicoli Cristiani (PdL), fondatore della sede bresciana di Forza Italia.

Le accuse sono di traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione. Le forze dell’ordine hanno ritrovato nell'abitazione di Cristiani 100 mila euro, divisi in banconote da 500, presunta tangente consegnata allo stesso dall'imprenditore Pierluca Localtelli, attivo nel settore dello smaltimento dei rifiuti: quest’ultimo è stato arrestato con la moglie.

Tali soldi sarebbero dovuti servire per l’ottenimento di un’autorizzazione per una discarica nel Cremonese.
In particolare, si parla di rifiuti pericolosi utilizzati come sottofondi stradali. Non solo inerti, per capirci, ma anche schifezze vere e proprie, come il cromo esavalente

I fatti hanno riguardato tra gli altri il coordinatore delle attività di Arpa Lombardia, dott. Giuseppe Rotondaro, gettando un’ombra inquietante sul ruolo istituzionale di Arpa Lombardia e sulle responsabilità dei funzionari preposti ad attività di controllo e di verifica dei procedimenti assegnati al suddetto Ente.

Non è la prima volta però che viene gettata un'ombra sulla gestione del governo della Regione Lombardia, presieduto da vent'anni a questa parte da Formigoni.

Ricordiamo lo scandalo Santa Rita, l'attuale dissesto finanziario del San Raffaele, un assessore allo sport Piergianni Prosperini finito in cella, Nicole Minetti indagata, lo smaltimento dei rifiuti, tra Desio e Como, con le infiltrazioni della criminalità organizzata, per arrivare ad essere sfiorati dallo scandolo P4.

Quest'oggi il governatore della Regione Lombardia rilascia un'intervista a Repubblica
Vi riportiamo alcuni passaggi significativi:

Sarà, ma qui il malaffare prospera. Presidente, le chiedono di dimettersi...
F: «Non vedo perché. Di questa vicenda che vede coinvolto un consigliere regionale io non porto alcuna responsabilità. E neppure la mia giunta. C’è in corso una speculazione politica, l’han capito tutti: vogliono colpire Formigoni perché governa bene».
I «casi», come dice lei, nel suo partito qui abbondano.
F: «Ricordo di essere stato il primo a denunciare le storture di leggi elettorali basate su listini o listoni nazionali che impediscono alla gente di scegliere».
Però Nicoli, nelle due precedenti giunte Formigoni, l’aveva nominato lei assessore.
F: «Com’è noto, non ha mai fatto parte della mia componente. Ho solo accettato l’indicazione del partito».


Nel frattempo proprio oggi Gian Antonio Stella sul Corriere ci racconta come nell’ultima classifica di Transparency International, società che misura la percezione della corruzione, ci vede scivolare al 69º posto.
Alla pari con le isole Samoa, la Macedonia, il Ghana. Alle spalle di Paesi come Namibia, Ruanda, Portorico

Solo noi andiamo spaventosamente a ritroso: eravamo quindici anni fa, mentre si svolgevano molti processi per Tangentopoli, al 33˚ posto. Siamo scesi dieci anni dopo, nel 2005, al 40˚, nel 2008 al 55˚, nel 2009 al 63˚, nel 2010 al 67˚. E quando pareva che già fossimo caduti così in basso da non poter precipitare ancora siamo sprofondati quest’anno al 69˚ posto.

Una sorpresa? ...continua a leggere sul sito de il Corriere

DoppiaM

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