Liberate Francesco
Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l'aeroporto della città.
Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.
Sono diverse le piste che si stanno seguendo per arrivare a individuare i responsabili del sequestro 4. Si è parlato della tribù nomade dei Rezegat, un gruppo vicino ai temuti janjaweed, 'diavoli a cavallo' che da anni terrorizzano la regione. Una pista possibile, "ma forse un'indicazione un po' generica", spiega Rossella Miccio, coordinatrice del progetto Sudan per Emergency, tornata proprio venerdì dal Paese africano, "visto che i Rezegat sono una delle tribù più grandi del Darfur".
La tribù dei Rezegat è la stessa del governatore del Darfur meridionale, Abdel Hamid Moussa Kasha che ha detto di "parlare in quanto wali (governatore, ndr) di tutti i sudanesi nella regione" e ha escluso il coinvolgimento di questa tribù nel rapimento. Ma ha accusato invece Abdul Wahid al Nour dello Sla (Esercito di liberazione del Sudan) e gli uomini fuorilegge di Ibrahin Khalil, capo dei ribelli del Jem, Movimento Giustizia e Uguaglianza.
Il governo sudanese ha siglato il 14 luglio scorso a Doha, dopo mesi di negoziati, un accordo di pace con il Movimento Liberazione e Giustizia, uno dei gruppi ribelli del Darfur. L'accordo non riguarda il Movimento Giustizia e Uguaglianza né l'Esercito di liberazione del Sudan. Il Movimento Liberazione e Giustizia, guidato da Tijani Seise, aveva raggiunto a marzo un'intesa per il cessate il fuoco con Khartoum.
Il sentimento che prevale ogni qualvolta si apprende della notizia di rapimento del personale di Emergency è lo stupore; soprattutto per l'ottimo rapporto che l'associazione crea con la popolazione locale, che nelle strutture mediche di Emergency riceve cure di ottimo livello gratuite. "Il legame con la gente è davvero molto forte, siamo benvoluti nella zona e la prova è che l'ospedale anche ora continua a funzionare perché ce n'è bisogno", racconta la coordinatrice.
Anche con il nostro blog vogliamo quindi tenere viva l’attenzione sul suo rapimento dato che a quasi venti giorni dalla scomparsa non si hanno notizie.
DoppiaM