I neonazisti di "lealtà e azione" aprono una sede in Via Dante a Monza


Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'ANPI provinciale  di Monza e Brianza.

- Venerdì 23 settembre alle ore 18 in via Dante (Monza) è stata inaugurata la sede monzese di LEALTÀ’ e AZIONE, una associazione di nazi skin strettamente legata agli Hammerskin nati in America nella seconda metà degli anni Ottanta da una costola del Ku Klux Klan e poi dilagati in Europa che rappresentano l’anima più violenta, razzista e pericolosa della galassia della destra estrema e xenofoba internazionale, strenui difensori della supremazia della razza bianca, che combattono con la violenza per liberare l’Italia e l’Europa dall’invasione di altre etnie e religioni.

- A Milano la loro sede di viale Brianza 20 (dagli associati definito “avamposto contro l’immigrazione e gli zingari”) è stata inaugurata il 28 ottobre 2010 con una conferenza in onore dell’ex generale belga delle SS Lèon Degrelle, criminale di guerra e comandante di una divisione delle Waffen-SS a Milano.

- Lo stesso giorno alle ore 12:15 l’Amministrazione comunale ha partecipato alla cerimonia di intitolazione a Sergio Ramelli dei giardini comunali fra le vie Calatafimi e Cappuccio, deliberata dalla Giunta nel marzo scorso.

- L’Anpi aveva espresso allora la sua opinione sul fatto, condannando ogni forma di violenza e di terrorismo, affermando che tutte le sue vittime hanno diritto alla stessa pietà, ma chiedendo perché fosse stato scelto il nome di un militante politico e non quello di un “servitore dello stato” come per esempio il vicebrigadiere Antonino Custrà (ucciso nel 1977), il maresciallo dei carabinieri Felice Maritano (1974), il carabiniere Ezio Lucarelli (1980), onorato con medaglia d’oro dal Presidente Ciampi, fino al commissario Luigi Calabrese (1972). Queste persone hanno pagato con la vita il loro ruolo di difensori dell’ordine e sarebbe stato giusto ricordarne il sacrificio intitolando a qualcuno di loro un luogo pubblico.

In questo momento di grave instabilità politica ci inquieta la concomitanza fra i due avvenimenti, uno privato e l’altro di iniziativa pubblica, e risulta vieppiù attuale il timore da noi espresso che, oltre alla sede di via Dante, anche il “Giardino Sergio Ramelli” diventi luogo di ritrovo delle frange neofasciste e neonaziste presenti a Monza.

Maggiori informazioni si possono trovare sul sito del giornale Arengario.


Qui ahimè potete trovare il video...
DoppiaM

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