Confronto o insulti?
Uno degli effetti della situazione politica di questi giorni è stato, per quanto riguarda il nostro blog, oltre ad un elevato numero di accessi, anche un altrettanto elevato numero di commenti.
Purtroppo, però, molti di questi commenti ricordano più lo sfogo che l’esercizio della critica e l’esposizione delle idee. Se a questo aggiungiamo la violenza e la stupidità dei commenti anonimi ai post, ne risulta una sensazione di sconforto.
Ma lo sconforto, scorrendo i commenti, lascia spazio sempre più alla preoccupazione per la comparsa di alcuni insulti.
Tornando al nostro blog, nelle ultime settimane negli spazi riservati ai commenti, abbiamo letto di:
- primi cittadini che fanno figure di m….;
- professorini saccenti del PD;
- cinghiali imbizzarriti;
- venditori di tonno;
- servi del Cavaliere;
- servi delle cooperative;
- pazzi, con la variante massa di pazzi
- ladri;
- rosiconi (questo è ciclico);
- bachecca (molto antipatico e violento)
- bugiardi
- fogna
- stupidi
Alcuni di voi potrebbero obiettare che tale violenza verbale, perché il linguaggio è un’arma vera e propria, è concessa dalla libertà di espressione.
Libertà di espressione, per noi, non vuol dire esprimere pensieri di superficialità disarmante (perché questo alcuni commenti sono), senza rispetto per chi la pensa diversamente o chi si pone con fatica a fare una critica ragionata.
Ma veramente non siamo più capaci di instaurare un dialogo con gli altri, confrontandoci in maniera anche dura ma corretta? Si deve screditare l’avversario politico attraverso l’insulto, lo sfottò? 20 anni di politica urlata ci hanno portato a questo?
Queste sono solo alcune delle domande che come amministratori del blog ci stiamo ponendo per ragionare sulla corretta gestione dei commenti.
Lo abbiamo spiegato più volte: la piattaforma di Blogger consente commenti anonimi. Altre piattaforme impongono di lasciare una mail, per commentare. Non possiamo impedire i commenti anonimi e non vorremmo neanche operare censure. Ma i commenti di questi giorni sono stati per la maggior parte pesantissimi. Sono pochi quelli che hanno cercato di dialogare, con fermezza ma con pacatezza, anche contrapponendo le idee in maniera decisa.
Noi speriamo che la discussione, anche accesa, stia dentro parametri di educazione, senza insulti lesivi della dignità delle persone.
L’alternativa, per noi, è una sola: pubblicare post che impediscano i commenti. Non vogliamo arrivare a tanto, perché preferiremmo tenere aperto lo spazio dei commenti.
Ci siamo sempre impegnati per il confronto, anche duro ma corretto, abbiamo garantito che ogni nostra opinione possa essere confrontabile con quella degli altri.
Adesso questa opportunità dipende da tutti, cari lettori di questo blog.