Le forze dell'ordine sono sull'orlo della bancarotta
Venerdì abbiamo parlato dello scontro tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
Il Sindaco di Milano voleva restituire a vigili urbani, poliziotti e carabinieri, il servizio nei quartieri, mantenendo l’esercito solo davanti agli obiettivi sensibili. Quindi, senza ridurne il numero. La Russa non ha accolto questa richiesta, decidendo di spostare i militari.
Il Ministro non ha ancora capito la differenza tra l'esercito, che deve garantire la pace, e le forze dell'ordine, che hanno invece il compito di salvaguardare la sicurezza dei cittadini. Forze dell'ordine che sono sull'orlo della bancarotta.
Il quotidiano "La Stampa" fotografa infatti lo stato della polizia italiana. Il ritratto è desolante.
- Non ha più soldi per le spese ordinarie, non riesce a pagare i suoi dipendenti, deve ristrutturare il 50% degli uffici, non rispetta la legge 626 sulla sicurezza. In certi commissariati mancano le divise, gli anfibi, i fogli per le denunce e la carta igienica. E così, in questi anni di tagli orizzontali nel pubblico impiego - con gli agenti di polizia equiparati ai dipendenti del catasto - si sono viste scene surreali. Come quella volta che i carabinieri si sono presentati al commissariato di Cerignola con l’ordine di eseguire lo sfratto: agenti contro.-
- Stanno finendo i soldi. Tagli anche sulla formazione professionale degli agenti: «Attesa la limitata disponibilità di risorse economiche si prega di voler individuare le attività corsuali da richiedere sulla base di indirizzi strategici ben definiti e di voler indicare con particolare attenzione il costo presunto del corso, al fine di evitare la formazione di debiti pregressi».-
- Si tratta di fissare delle priorità: scegliere, scremare, rinunciare, impoverirsi. La sicurezza, cavallo di battaglia prima di ogni elezione, dopo diventa un bene secondario. Come dimostra la vicenda delle scassatissime auto delle forze di polizia, che finalmente ha contorni precisi. I veicoli in dotazione sono in tutto 19 mila: un terzo è fermo in attesa di riparazione. Dal 2008 a oggi gli investimenti per l’acquisto e la manutenzione dei mezzi sono stati tagliati di oltre la metà: da 90 a 40 milioni di euro. Ecco perché il segretario generale del Coisp Franco Maccari, un poliziotto veneto a capo di un sindacato ultraindipendente, è furibondo:-
- «Anche il rifornimento di carburante è contingentato. Solo di benzina il debito della Polizia è di circa 26 milioni di euro. Il Governo Berlusconi ha pugnalato alle spalle le forze dell’ordine.
Ci hanno tolto le risorse necessarie per fare questo lavoro».-
DoppiaM