Estremisti e moderati


Alessandro da Misinto, piccolo paese in provincia di Monza e Brianza, pensa a Milano e analizza con la consueta precisione e con lo humor che lo contraddistingue  ciò che avviene.

Perchè voi lo vorreste un innamorato moderato? "Mi piaci un po"!

Cosa vuol dire essere moderati di fronte a un'ingiustizia? Che ti opponi un pochino?
Un genitore può essere moderato? Ha senso dire "Amo mio figlio e farei abbastanza cose per lui" invece di "Amo mio figlio e farei qualsiasi cosa per lui"?
Lo vorreste un medico moderato? "Senti, hai la polmonite, ti do questi medicinali che non ti faranno guarire, però dovrebbe ridursi a bronchite, di quella non si muore".

E nessuno dica che Prodi era un moderato. Prodi era estremista nel profondo. Estremista nel senso letterale del termine "sostenitore di idee, misure estreme". E radicale. Radicale nel significato del termine: "che rinnova fin dalle basi; che sostiene la necessità di fondamentali innovazioni politiche e sociali".

Un Governo che ci porta nell'euro, che per la prima volta in Italia riesce a ridurre il debito e ad abbassare le tasse riuscendo nello stesso tempo a garantire più servizi a malati e disabili è moderato? Prodi è riuscito a risolvere molti problemi alla radice, non a risolverli moderatamente.

Non c'è bisogno oggi di radicalità? Non c'è bisogno di essere estremisti e radicali nell'affrontare i problemi di questo Paese?

Il resto della sua riflessione si trova qui.

Il suo blog segnatelo tra i preferiti.

E poi, nonostante la campagna della destra, che continua a buttare fango sulle persone, gli eletti nelle liste di Pisapia vi sembrano persone pericolose? Leggete qui sotto chi sono...


DoppiaM

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