I tagli al trasporto pubblico

Dal prossimo primo gennaio la manovra approvata dal governo Berlusconi e messa a punto dal ministro “leghista” Tremonti, causerà il taglio del 30% dei servizi di trasporto pubblico.

Le conseguenze saranno durissime per i cittadini, che rischiano di vedersi aumentare in modo vertiginoso le tariffe o di avere una riduzione drastica delle corse di treni e autobus.

Di tagli al trasporto pubblico si è discusso la scorsa settimana, durante la festa del PD di Monza e di Lecco, nel corso di un dibattito, al quale hanno partecipato il responsabile nazionale trasporti del PD, Matteo Mauri, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo e i consiglieri regionali Enrico Brambilla e Carlo Spreafico.

Anche l’assessore Cattaneo ha confermato l’entità dei tagli, prospettando come inevitabile l’aumento delle tariffe; ha inoltre assicurato che Regione Lombardia condurrà con il governo e Tremonti una trattativa fino a dicembre, affinché vengano rivisti i tagli previsti.

Enrico Brambilla ha criticato fortemente l'aumento delle tariffe, che rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione delle famiglie, e ha invece chiesto incentivi per il trasporto pubblico, l'introduzione del biglietto unico e una riorganizzazione della rete dei trasporti.

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