Io non dimentico

Il 2 agosto 1980, alle 10,25, una bomba scoppiò nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
L'esplosivo contenuto in una valigetta abbandonata provocò la morte di 85 persone e il ferimento di altre duecento.
Per la strage furono condannati come esecutori materiali i neofascisti dei Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Condannati per depistaggio l'ex capo della P2 Licio Gelli, due ufficiali del Sismi e Francesco Pazienza. I mandanti non sono mai stati scoperti.
Nel trentennale del gesto politico più sanguinario della storia repubblicana, Bologna per la prima volta ricorda i suoi morti senza il governo e (quasi) senza lo Stato.
La presenza onorevole e simbolica del prefetto non basterà a coprire la voragine di un'assenza oggettivamente gravissima, perché sancisce ufficialmente la mancanza di una memoria condivisa
Qui un approfondimento per saperne di più.