Trattamento Boffo

Come da lodo Minzolini, il divorzio tra Berlusconi e Fini ha il pregio di fare chiarezza.

E i berluscones di ogni ordine e grado si stanno rapidamente adeguando.
Tra questi uno dei più svelti è stato Giorgio Stracquadanio, lo stesso che durante la conferenza stampa di Verdini ha apostrofato galantemente la collega Claudia Fusani: “Non dire cazzate”.

Ora, tanto per fare chiarezza, Stracquadanio indica in una intervista al Fatto quotidiano la via per combattere politicamente il nuovo nemico del grande capo: “Per lui ci vuole il “trattamento Boffo”.

Per “trattamento Boffo” si intende naturalmente quanto fatto dal Giornale, che all’epoca dello scandalo escort tirò fuori una indagine e una velina (poi rivelatasi falsa) sulle frequentazioni del direttore di Avvenire.

Una operazione di killeraggio mediatico che provocò le dimissioni del giornalista vittima, e che mesi dopo ricevette perfino un invito a pranzo “riparatorio” da Vittorio Feltri.

Tutto prevedibile, anzi prevedibilissimo. Basta guardare quanto scritto dalla stampa di famiglia del premier in questi giorni.

Più imprevedibile, invece, è l’efficacia dell’operazione.

Perché la strategia del fango su chi pone problemi politici potrebbe essere un boomerang. Magari servirà a consolare i pasdaran del Pdl, quelli che non se ne andrebbero comunque. Ma rischia di convincere i dubbiosi che no, per gente così non si può proprio più votare.

Marco Bracconi, Politica pop, Repubblica

Post popolari in questo blog

La maggioranza che non c'è

Vogliamo fatti, non parole

Basta morti sul lavoro