La scuola lombarda in difficoltà

Dopo aver raccontato, stamattina, la storia di Alice, torniamo adesso nella nostra Lombardia, che vive una situazione generale della scuola davvero preoccupante.

Una delegazione del Partito democratico lombardo ha incontrato nei giorni scorsi il direttore scolastico regionale, Giuseppe Colosio.
Marco Campione e Filippo Barberis, rispettivamente responsabile scuola regionale e milanese del Pd, erano accompagnati dalla senatrice Marilena Adamo e dai consiglieri regionali Sara Valmaggi e Fabio Pizzul.

Sollecitato sui principali problemi della scuola milanese e lombarda, a partire dai tagli all’organico, Colosio ha ammesso difficoltà nel poter far fronte a tutte le richieste aggiuntive di organico, ma ha ribadito che la Direzione scolastica regionale sarà in grado di soddisfare la quasi totalità delle richieste provenienti da territorio. Entro la fine di luglio, ha annunciato Colosio, nell’intera Lombardia saranno disponibili circa 5mila insegnanti in più che andranno a comporre l’organico.

Il problema però è che c'è uno sbilanciamento tra le Province lombarde, tra quelle che riceveranno qualcosa in più e quelle che invece perderanno insegnanti e di conseguenza opportunità scolastiche.

Preoccupa anche la situazione delle scuole dell’infanzia, con il rischio che in realtà che hanno a disposizione le strutture e le aule manchino gli insegnanti.
Colosio ha ammesso la situazione molto preoccupante della scuola materna, con un organico ridotto e insufficiente a coprire tutte le richieste delle famiglie.

Le stesse scuole paritarie sono in difficoltà perché non arrivano fondi dal Governo.

Il PD ha nuovamente chiesto le condizioni minime per far crescere la scuola, i suoi servizi, la sua qualità.

Promuovere una gestione più oculata delle risorse, valorizzare e rendere sostenibile l'autonomia sono azioni necessarie in una situazione in cui sembra che l'ambizione più alta sia salvare il salvabile... e con non poche difficoltà.

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