Alice nel paese delle meraviglie

La storia di Alice merita di essere raccontata.

Alice vive dalle parti di Torino, ha appena finito la terza media. Decide di iscriversi al liceo classico, ma in questi giorni scopre che non potrà farlo, a causa dei tagli alla scuola: ci sono 35 iscritti per al massimo 32 posti.

Così, molto delusa, scrive al Ministro Gelmini una lettera aperta su La Stampa:

Mi chiamo Alice e ho 14 anni. Ho appena finito l’esame di terza media e pensavo di portare l’attestato alla scuola che avevo scelto per confermare la mia iscrizione al liceo classico. Invece, per colpa dei tagli della sua riforma, mi hanno detto che eravamo in troppi. Che era stata concessa una sola classe di 32 alunni e noi eravamo in 35. Tre di noi erano di troppo e bisognava fare un sorteggio per vedere chi rimaneva fuori. Hanno estratto il primo numero: «Numero 27!». Il mio numero. Mi stavano dicendo che io non potevo frequentare il liceo classico. Ci sono rimasta così male. Il classico era la mia scelta, la mia ambizione, il mio sogno. Sono triste e arrabbiata. La mia famiglia e i miei insegnanti mi hanno sempre parlato di impegno, di diritti e doveri, di scelte consapevoli. Non mi hanno mai parlato di «sorteggi» e un po’ sono arrabbiata anche con loro. E ho anche un po’ di paura per il futuro. Quando sarò grande e cercherò un lavoro, sorteggeranno ancora per vedere se c’è un posto per me?
Quando sarò vecchia e malata e non ci saranno abbastanza posti negli ospedali, sorteggeranno per vedere se potrò essere curata? Cosa farò se, come ora, non sarò abbastanza fortunata? Vuole rispondermi, ministro Gelmini? O anche per le lettere si fa un sorteggio per meritarsi una risposta? Buone vacanze.
Alice
Il giorno dopo il ministro Gelmini risponde ad Alice, tirando in ballo (ovviamente) la propaganda di sinistra.

Capisco il tuo disappunto e la delusione per quanto ti è accaduto ma ti invito a non farti ingannare dalla propaganda messa in piedi ad arte contro il ministero: i cosiddetti 'tagli', come li chiami tu, non c'entrano nulla. Anche nei mitici Anni '80 e '90 era così, anche allora, quando aumentava la spesa pubblica senza che migliorasse la qualità dell'insegnamento, si agiva allo stesso modo. Se il numero delle domande era superiore all'offerta formativa, si procedeva per estrazione e si assegnavano gli studenti in soprannumero alla scuola corrispondente più vicina. Anche oggi alcuni istituti che eccellono per la qualità della didattica ricevono molte richieste di iscrizioni e non è materialmente possibile soddisfarle tutte. Dunque Alice: i tagli non c'entrano!
Tuttavia spero che, nella composizione dell'organico di fatto, sia possibile iscriversi all'istituto che hai scelto. Mi attiverò personalmente per verificare se questo tuo desiderio possa essere realizzato. Così come spero, anzi ne sono sicura, che le riforme che abbiamo approvato per l'istruzione superiore cambieranno il volto della scuola italiana. Più qualità della didattica, maggior legame col mondo del lavoro, più ore di scienze e lingua straniera, rilancio dell'istruzione tecnica.

Naturalmente il Ministro sa bene che i suoi tagli c'entrano eccome: perchè numeri così alti? Semplicemente perchè i tagli impediscono di fare più classi, dato che mancano i professori.
Ve la immaginate una classe con 32 alunni?

Ma quello che sorprende e scoraggia, nella risposta del Ministro, è un'altra cosa: la promessa ad Alice di intervento personale, perchè lei possa iscriversi a scuola. Lei, Alice, solo perchè ha scritto al Ministro!

Come se Alice avesse chiesto una raccomandazione, e non un impegno per la scuola di tutti!

Alice chiede una scuola più bella per tutti, il Ministro le promette una raccomandazione... siamo proprio nel paese delle meraviglie!

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