Le Regioni unite contro la manovra

Le Regioni sono pronte a restituire le loro competenze allo Stato in materia di trasporto pubblico locale, mercato del lavoro, polizia amministrativa, incentivi alle imprese, protezione civile, demanio idrico, energia e miniere, invalidi civili, salute, opere pubbliche, agricoltura, viabilità e ambiente.

Come ha spiegato, a nome di tutti i governatori, il Presidente dell'Emilia Vasco Errani, l'insieme di queste competenze valgono oltre 3 miliardi di euro, mentre il taglio previsto nel 2011 è di oltre 4 miliardi di euro.

Colpisce il fatto che la protesta sia unanime, senza nessun distinguo di carattere politico.

"Di fronte ad un ministero del tesoro così virtuoso secondo il quale è possibile garantire il trasporto pubblico anche con questi tagli, noi ci leviamo il cappello e diciamo: caro governo riprenditi le competenze".

A parlare è stato il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che di certo non si può definire legato all'opposizione.

"Giudichiamo irricevibile - ha affermato Formigoni - questa pretesa del ministero delle finanze di tagliare in maniera indiscriminata i fondi per le regioni e quindi di tagliare i servizi che le regioni non sarebbero più in grado di garantire ai cittadini. Per questo chiediamo che il governo si riprenda la gestione diretta di queste funzioni. Sia quindi il governo a gestire il trasporto pubblico locale, gli aiuti alle imprese e alle famiglie poichè il ministero sembra convinto che treni, autobus e fondi per le imprese si possano garantire decurtando di oltre un terzo le risorse".

"Il nostro - ha aggiunto - è un gesto di grande trasparenza e va nella direzione di formulare delle proposte rispettando i saldi. Il ministero è convinto che si può gestire meglio, lo faccia ma noi siamo convinti che questa manovra se rimanesse inalterata provocherebbe tagli ai servizi insostenibili".

Ieri sera le agenzie di stampa hanno battuto una dichiarazione del Premier, di apertura su modifiche della manovra in grado di soddisfare le richieste delle Regioni.

Poco dopo è arrivata una smentita del portavoce di Palazzo Chigi, ma le riprese televisive confermano tutto.

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