I tagli del Governo in Brianza

I tagli previsti dalla manovra del governo si abbattono come una scure anche in Brianza: nel prossimo biennio i 41 comuni sopra i 5000 abitanti della nostra provincia potranno spendere 55,825 milioni in meno nel 2011 e 69,139 in meno nel 2012. Una riduzione della possibilità per i comuni di spendere per servizi essenziali per i cittadini come asili nido, assistenza sociale, mense scolastiche, lavori pubblici. Tagli insostenibili e inaccettabili, l’economia locale ancora stagnante sarà ancor più depressa dalla manovra del governo Berlusconi sostenuta dalla Lega
Lo denuncia Enrico Brambilla, capogruppo PD in commissione bilancio del Consiglio regionale e segretario provinciale brianzolo.

Intanto, l'ANCI, l'associazione che riunisce tutti i comuni italiani, ha fissato per mercoledì 23 giugno una manifestazione davanti al Senato.

Secondo il presidente di ANCI Lombardia, Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese, questa "manovra tutt’altro che federalista incide doppiamente sui comuni, sia con i tagli diretti che con quelli indiretti, operati sulle Regioni e che inevitabilmente ricadranno sui sindaci, e si trasformeranno in meno servizi ai cittadini. Chiediamo al governo un’azione di buon senso: che sposti i tagli dove sono i veri sprechi del settore pubblico, e che applichi gli stessi tagli in modo maggiore su quegli enti locali che in passato non hanno dato dimostrazione di buona amministrazione. I Comuni virtuosi hanno già tagliato tutto il possibile in passato, ora non ci resta che diminuire i servizi ai cittadini."

Post popolari in questo blog

La maggioranza che non c'è

Al via il tesseramento 2024