Qui ci prendono... in Giro!


Ieri da Paesana (Piemonte), nella valle del Po, è partita la prima edizione della corsa ciclistica a tappe voluta dalla Lega Nord. Il Giro di Padania.

La prima edizione della gara ciclistica per professionisti ideata dal sottosegretario leghista Michelino Davico. Corsa vera, riconosciuta dalla Federciclismo e che tra l'altro sarà uno degli ultimi test prima dei Mondiali. Ci saranno quindi big in corsa, a cominciare da Ivan Basso.
Per la partenza è stato scelto un paese-simbolo caro alla Lega Nord, Paesana, dove ogni anno a metà settembre lo stato maggiore del Carroccio, subito dopo il prelievo dell'acqua con l'ampolla alle sorgenti del Po, tiene il comizio che apre la 'Festa dei popoli padani'. La corsa verde si dirigerà poi verso la Liguria, per passare successivamente in Lombardia, Emilia, Trentino e Veneto.”


Quello che è inaccettabile è che è un'iniziativa politica,
che di sportivo ha poco,
promossa da una realtà, la Padania, che non esiste!

Cosi, ieri Massimo Granellini commentava sul quotidiano “La Stampa”

Vi è mai successo di fare un sogno in cui le persone compiono gesti assurdi come se fossero normali e vi guardano come se i pazzi foste voi? Dopo una peperonata sognai un amico che scalava l'Everest in pigiama. Ma nemmeno tutte le peperonate del mondo riuscirebbero a partorire lo scenario surreale che si dipana davanti ai nostri occhi sbarrati: il giro ciclistico della Padania nel centocinquantenario dell'unità d'Italia. Autorizzato dalla federazione del ciclismo, finanziato da fior di sponsor, corso da Ivan Basso e benedetto dal commissario tecnico della nazionale italiana.

Il giro della Padania è un'idea di Bossi e anticipa la sceneggiata del Dio Po toccandone alcuni siti caratteristici. Se poi restasse qualche dubbio sulla paternità della peperonata, il primo della classifica generale indosserà una maglia di colore verde. Ma il vero incubo è stata la reazione degli addetti ai lavori. Un dirigente ciclistico ha detto: c'è anche il giro di Sardegna, eppure non si scandalizza nessuno. Ho capito, ma la Sardegna esiste, sta nelle cartine geografiche. La Padania solo nella testa di una parte minoritaria di cittadini del Nord. Vi raccomando poi la reazione dei politici locali del centrosinistra che hanno negato il passaggio della Corsa Verde nelle province amministrate da loro, frapponendo impedimenti fasulli e scuse arzigogolate.

Mentre bastava dire: non vi facciamo passare
perché la Padania non esiste
e quindi non esiste neanche il vostro Giro secessionista,
che va fermato per vilipendio dello Stato.
Qualcuno avvisi il ministro degli Interni.
Sarà mica in bici anche lui?

Ah, dimenticavo...
Al primo classificato verrà consegnato un Golem (?) che dovrebbe raffigurare l'uomo-ciclista inserito in un territorio che è quello della Padania. Il sole, forza pura, incombe su di lui, mentre sullo sfondo s'innalza il Cervino. Tutt'intorno il grano e l'abbraccio dei Golem, simbolo della comunità che accoglie quest'uomo eccezionale.
Al secondo classificato uno scudo, ma anche di una vanga al terzo una piramide a forma di M diretta derivazione con l'alfabeto runico, e rappresenta lo spirito puro del cavaliere che corrisponde con quello sportivo in sella al suo cavallo meccanico.

Giuro, è tutto vero.
DoppiaM

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