11 Settembre

14:46 ora italiana dell’11 settembre 2001.

A quel tempo, in cui non esistevano né Twitter né Facebook, per avere le informazioni c’erano tre modi. Se si era in ufficio si poteva contare sulle agenzie stampa, se si era fuori, la cosa migliore erano i gli sms mentre per chi fosse a casa era  la televisione.

L’Undici settembre è invece arrivato così, senza preavviso.


Una donna , Julie McDermott, viene sorretta da due persone mentre si allontana dal World Trade Center dopo l’attentato, camminando tra le macerie

Potremmo oggi, a dieci anni di distanza, ricorrere i ricordi del "dove eravamo", cercare di trovare dei parallelismi fra l’Undici settembre e l’attuale crisi dell’eurozona o peggio ancora scrivere un pezzo in memoria sull’11 settembre che scaturirebbe nelle banalità

Preferiamo invece condurvi tra i racconti, le analisi delle migliori firme giornalistiche e blogger.

Questa ricchezza produce anche nuove riflessioni, recupera pensieri e storie perdute, insegna molto e ricorda molto.

Emanuele Rossi blogger de "L'Inkiesta" a dieci anni di distanza, pensa a come si informerebbe oggi e, di riflesso, a quanto sia cambiato il suo modo di cercare le notizie. Dal 2001, oltre alla nascita di Facebook, ha scoperto che Twitter e blog possono benissimo sostituire la televisione. La stessa su cui ha guardato le immagini dell’Undici settembre.

Sempre sul sito de L'Inkiesta un'approfondita analisi degli effetti che ha avuto il crollo delle torri gemelle sui soccorritori.
Dieci anni dopo di 11 di settembre si muore ancora. Nonostante negli anni successivi siano morte almeno mille persone esposte alla nube tossica sollevata dal crollo delle torri, in soli tre casi il decesso è stato ufficialmente riconosciuto come effetto di quel giorno. Ma il Congresso l’anno scorso ha stanziato 1,5 miliardi di dollari per finanziare cure mediche per pompieri e volontari di primo soccorso. Perché non sono ancora chiari gli effetti di quella nube di un milione e mezzo di tonnellate di particelle di cemento, piombo, amianto, mercurio e diossina.



(AP Photo/Chao Soi Cheong/FILE)



Sul sito de Il Post trovate una toccante rassegna fotografica.
Le foto di quelle ore del mattino newyorkese (e quelle del Pentagono, e della Pennsylvania), non hanno perduto un dito della loro potenza e di quel che mostrarono.


Ground Zero, New York. (ALEX FUCHS/AFP/Getty Images)

Dopo dieci anni, la tragedia si riesce a raccontare anche in modi diversi. Story Corps prova a raccontarla in un bellissimo cortometraggio.
John Vigiano Senior è un vigile del fuoco in pensione. Aveva due figli, John e Joe; Joe era un agente di polizia, e John un vigile del fuoco come il padre. John e Joe sono rimasti uccisi l’11 settembre 2001 negli attacchi alle Torri Gemelle.

Qui trovate lo speciale de "La Stampa".
11 settembre 2011, dieci anni dopo.
Cinque giornalisti ricostruiscono il dramma che ha cambiato la storia del Ventunesimo secolo
e la nostra, tessendo insieme esperienze personali e valutazioni politiche.
Glauco Maggi era presente e ricorda vividamente l'ascensore che trema al momento dell'esplosione.
Lo schianto, il fuoco e il crollo provocano la morte di quasi tremila persone. Manhattan si trasforma
in Ground Zero, l'epicentro di un campo di battaglia di cui Marco Bardazzi ricorda la polvere
e la carta sparse ovunque su Lower Manhattan e sul Ponte di Brooklyn dopo lo schianto.
Arrivano i soccorsi, le autoambulanze e i pompieri, gli eroi dell'11 settembre: Maurizio Molinari
descrive gli applausi e le maschere antigas a Madison Avenue.
Non c'è nessun cittadino di New York che non abbia un parente,
un amico, un conoscente colpito dalla tragedia.


Gli Stati Uniti reagiscono. Nell'ottobre del 2001 il presidente Bush ordina l'intervento in Afghanistan
e nel marzo 2003 l'attacco contro l'Iraq. Il regime di Saddam cade, il dittatore viene processato e giustiziato.
Le vittime sono migliaia, da una parte e dall'altra, ma le violenze in Iraq non si riescono a fermare.
Crolla la popolarità del presidente Bush e nel 2008 Barack Obama sale alla Casa Bianca.


Paolo Mastrolilli con un'attenta analisi commenta la reazione dell'America dopo l'attacco. Dieci anni dopo il crollo gli USA catturano Bin Laden, scovato dalla Cia in una casa di Abbottabad, in Pakistan,
dopo una lunga caccia. A dieci anni di distanza è necessario ricordare le vittime
e approfondire la comprensione dell'evento che ha cambiato per sempre le nostre vite, dalla politica all'economia, dalla cultura al modo di vedere la convivenza tra gli esseri umani.
Nei ricordi e nelle parole di Mario Calabresi, in chiusura, si rivivono l'odore di New York e di Ground Zero nei giorni successivi all'attacco, le migliaia di fogli del "Chi l'ha visto" appesi ai muri di Manhattan e il suono delle cornamuse che hanno accompagnato i funerali.
Si capiscono le ragioni che obbligano a non dimenticare

Qui trovate lo speciale de "Il Corriere della Sera" suddivise nelle pagine tematiche l'attacco, l'apocalisse, gli scatti più significativi, i semi della primavera araba nell'11/9, gli immancabili nostri ricordi e la guerra intrapresa dalla CIA.

Vi segnaliamo due mostre per ricordare l'11 settembre 2001 che si terranno fino al 2 ottobre, ingresso gratuito  Palazzo reale a Milano:
- le fotografie scattate a New York l’11 settembre 2001 dai più grandi fotografi del mondo;
- l’installazione dell'artista Antonio Paradiso composta dai resti delle Twin Towers.


Una foto satellitare mostra l’area di New York coperta da polvere e fumo dopo il crollo delle torri
(Spaceimaging.com/Getty Images)


Marco Troiano
Marco Magni

Post popolari in questo blog

Per la Casa di Comunità e un poliambulatorio funzionante

Va bene così?

Prosegue la raccolta firme per la sanità