L'Aquila, 22 mesi dopo

A 22 mesi dal terremoto, tanta gente è ancora senza un tetto e non riesce a tornare nella casa originaria. Alcune imprese sono lente coi lavori; il ritardo lo pagano i cittadini, che perdono l'alloggio provvisorio.

Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata da una doppia protesta: un cittadino si è incatenato per sollevare il caso dello sfratto dall'albergo e dell'impossibilità di rientrare nella sua abitazione originaria; un'altra famiglia, rimasta intrappolata nelle maglie della burocrazia, ha riconsegnato le chiavi al sindaco con tanto di polemica.

Sul fronte della ricostruzione, nei giorni scorsi c'era stata una proposta del commissario dell'Azienda per il diritto allo studio degli universitari di realizzare una piazza commemorativa dove sorgeva la Casa dello Studente, crollata durante il terremoto del 6 aprile 2009, in ricordo delle otto vittime del crollo.

Il progetto prevedeva anche un parcheggio sotterraneo, ma la proposta aveva incontrato la giusta ostilità delle famiglie delle vittime; il Sindaco ha stoppato il progetto.

Giustino Parisse, il caporedattore de Il Centro, quotidiano che utilizziamo per raccontare il post terremoto, che il 6 aprile 2009 ha perso due figli e il padre, ha scritto un nuovo articolo sul terremoto. Da leggere con intensa partecipazione.

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