La gente vi ama


“Il post” oggi ci racconta cosa sta succedendo in Bielorussia.
Perché apriamo questa finestra sul paese ex sovietico dove i rapporti con l’Occidente sono rari e conflittuali?

Lo facciamo perché pochissimi leader europei hanno messo piede in Bielorussia negli ultimi sedici anni, e tra questi c’è anche il nostro premier Silvio Berlusconi, che l’anno scorso ha fatto visita a Minsk. «La gente vi ama», ha detto Berlusconi, «l’amore del popolo bielorusso per il premier Lukashenko si vede dai risultati elettorali sotto gli occhi di tutti».Bene ricordatevi queste parole perché:

“Lo scorso 19 dicembre il presidente uscente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, definito spesso “l’ultimo dittatore d’Europa”, aveva vinto le elezioni – considerate irregolari dagli osservatori internazionali – con un margine larghissimo e per la quarta volta consecutiva. Alla proclamazione dei risultati, una manifestazione si era radunata spontaneamente nel centro di Minsk e aveva tentato di fare irruzione nel palazzo del governo. La polizia era intervenuta picchiando e arrestando più di seicento persone, tra cui sette dei nove politici che si erano candidati alla presidenza contro Lukashenko. Molte altre persone sono state arrestate da allora dagli agenti dei servizi segreti – che qui si chiamano ancora KGB come ai tempi dell’Unione Sovietica – anche se solo sospettate di avere qualche legame con gli oppositori politici.”
“Andrei Sannikov, uno dei candidati dell’opposizione, e sua moglie Irina Khalip, una giornalista molto nota in Bielorussia, rischiano di essere condannati a quindici anni di carcere. Sannikov era stato brutalmente picchiato dalla polizia durante la manifestazione e aveva riportato fratture a entrambe le gambe. Molti dei detenuti non hanno ancora avuto la possibilità di vedere un avvocato, né i propri familiari.”
“Lukashenko è arrivato al potere nel 1994 nelle prime elezioni dopo la fine dell’Unione Sovietica, e ha rafforzato la sua posizione anno dopo anno con leggi e misure autoritarie. Poco dopo essere stato eletto ha modificato la Costituzione ed esteso il primo mandato, grazie alla maggioranza assoluta di cui gode il suo partito in parlamento: il cento per cento dei seggi. Si è poi ricandidato per il secondo mandato, è stato rieletto, e ha tolto il limite al numero dei mandati. I governi e gli organismi internazionali hanno iniziato a criticarlo e a denunciare brogli, ma Lukashenko non si è fermato: ha chiuso una ventina di giornali indipendenti in due anni, ha perseguitato gli omosessuali, ha imprigionato e talvolta condannato a morte decine di prigionieri politici."
«La gente vi ama».

«l’amore del popolo bielorusso per il premier Lukashenko si vede dai risultati elettorali sotto gli occhi di tutti».

DoppiaM

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