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Gentiloni al Senato: “urgente dare al Paese un sistema di voto”

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“La fiducia che chiedo è basata sull’articolo 94 della Costituzione, ma è anche una fiducia particolare. Chiedo la vostra fiducia e esprimo la mia fiducia nei confronti del Senato e le sue prerogative”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo al Senato in replica alla discussione generale sulla fiducia al governo. “La scelta di Renzi di dimettersi è stata di coerenza e merita il rispetto di chi ha a cuore la serietà e la dignità della politica” , ha sottolineato Gentiloni, precisando: “Non siamo innamorati della continuità, volevamo una convergenza più larga, ma c’è stata una indisponibilità da parte di alcune forze politiche”, ha aggiunto. “Sottrarsi sarebbe stato più facile”, dice il premier, ma “sarebbe stato pericoloso per il Paese. Questo governo si fa carico di questa situazione”. A proposito della legge elettorale, il governo “non sarà attore protagonista”, ma “avrà il compito di facilitare la ricerca di una soluzione e anche di sollecitar

Priorità del Governo: l’emergenza terremoto, avanti ‘Casa Italia’ Gentiloni chiede la fiducia alla Camera

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“Chi come me è sempre stato animato da passione politica non si ritrova nella degenerazione di questa passione. La politica, il Parlamento, sono il luogo del confronto dialettico, non dell’odio o della post verità. Chi rappresenta i cittadini deve diffondere sicurezza, non paure. Su questo è impegnato il Governo e anche su questo chiede alla Camera la sua fiducia”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio,  Paolo Gentiloni , illustrando all’Assemblea della Camera le linee programmatiche dell’Esecutivo in occasione della richiesta della fiducia, accordata nel pomeriggio dalla Camera con  368 voti a favore e 105 contrari .   P riorità  del nuovo Governo sarà l’emergenza terremoto.  “Spetta a me indicare le priorità del governo – ha ribadito –  e la prima è senz’altro  l’intervento nelle zone colpite dal terremoto . Abbiamo avuto una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del

Chi è Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio

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Il ’68 non fu solo Eskimo e il Loden non l’ha sdoganato Mario Monti. Ma che c’entra tutto ciò con il designato presidente del consiglio, Paolo Gentiloni Silverj, discendente dei Conti di Filottrano, di Cingoli e di Macerata? Aspettate un attimo e lo capirete. Invece che partire dai gradi di nobiltà o dalle tappe della sua importante carriera politica in età matura, io vorrei partire da quel ragazzo che attraversò gli anni ’70 senza indossare l’Eskimo, la divisa dei giovani del movimento, ma un serissimo loden, una scoppola e una sciarpa. Era infatti questa la tenuta dei militanti romani del Movimento Studentesco di Mario Capanna, noti a Milano come i Katanga per i modi diciamo un po’ bruschi con i quali risolvevamo le diatribe interne al movimento, ma che a Roma, un po’ forse per diversa attitudine un po’ perché erano una esigua minoranza, erano molto meno brutali. Anzi non lo erano affatto, piuttosto dovevano subire le angherie dei gruppo dominanti nel movimento romano come Lotta