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La nuova legge sul cyberbullismo

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La nuova legge contro il cyberbullismo. Ce la racconta Il Post. In Italia non esisteva una legge di questo tipo, nonostante da diversi anni il Telefono Azzurro – la più importante ONLUS italiana che si occupa di minori – facesse parte di un progetto europeo di sensibilizzazione sul tema. La legge proposta da Ferrara ha avuto un percorso piuttosto tortuoso: proposta al Senato, in seconda lettura alla Camera era stata praticamente stravolta – generando le proteste della stessa Ferrara e di diversi esperti di cose online, compreso Massimo Mantellini – ed era diventata una più generica legge contro il bullismo. Il Partito Democratico ha poi deciso di riproporla nel suo impianto originale al Senato, che a gennaio l’ha approvata quasi all’unanimità ponendo le basi per l’approvazione definitiva di oggi. Nella relazione in cui ha presentato il disegno di legge in questione, il senatore del PD Francesco Palermo aveva spiegato che per i reati di bullismo in generale «c’è già la sanzione

A rischio il 114 dedicato all'emergenza infanzia

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A lanciare l'allarme è stato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro: il 114, il numero di emergenza minori, gestito proprio da telefono azzurro, è a rischio chiusura. La causa della chiusura? L’ultimo avviso pubblico bandito a maggio dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la gestione del servizio non lascia dubbi: non solo il finanziamento è tagliato del 50%, ma anche la durata della gestione passa da tre anni a uno . Non erano queste le premesse quando il numero 114 fu istituto nel 2003 come servizio pubblico di emergenza infanzia. A gestire in questo decennio il 114 è stato Telefono Azzurro che si è sempre aggiudicato il servizio di triennio in triennio, portando avanti anche sperimentazioni volte a migliorarne le funzionalità. «C’è amarezza» confida il professor Caffo. « Abbiamo scritto al ministro Josefa Idem, al Garante e ad altri, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta». Per il presidente di Telefono Azzurro il rischio chiusura è concreto. «Come presidente