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In Lombardia la sanità presenta il conto

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Dai prossimi giorni, in Lombardia , al momento delle dimissioni da un ricovero in ospedale, o insieme ai risultati degli esami medici, riceveremo una lettera che indicherà "il valore esposto, espresso in euro, che rappresenta il rimborso corrisposto mediamente agli ospedali lombardi per il costo sostenuto per tipologie di attività e di prestazioni simili a quelle che ha usufruito durante il ricovero ". Questo è quello che si legge, infatti, nella lettera che nei giorni scorsi la Regione ha recapitato a tutti i direttori generali delle Asl e degli ospedali lombardi. Secondo l'assessore regionale alla sanità, Luciano Bresciani, questa è " un'operazione di trasparenza e informazione assolutamente positiva per avere consapevolezza dei costi pubblici e sapere ciò che lo Stato, cioè tutti noi, spendiamo per curarci. L'importante è evitare strumentalizzazioni. Chi ha usufruito di servizi sanitari di cui aveva necessità non viene colpevolizzato. Ma tutti i cit

Aumentano i costi della sanità in Lombardia

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Tunnel carpale, cataratta, artroscopie, riabilitazioni di vario genere. Questi e altri interventi, sino ad oggi gratuiti, costeranno 66 euro , perché il day hospital non chirurgico verrà completamente trasformato in "macro attività ambulatoriale complessa". Questa è una delle novità delle nuove regole per la sanità lombarda del 2012 , illustrate nei giorni scorsi dall’Assessore Brescianialla Commissione Sanità del Consiglio regionale. Oltre a questo, il futuro non si presenta roseo per i pazienti lombardi neanche sugli altri fronti: taglio dei posti letto sulle prestazioni meno urgenti, blocco del turn over dei medici, stretta su alcuni farmaci ospedalieri ad alto costo. L'assessore Bresciani ha ammesso che "stiamo attraversando una fase economicamente delicatissima" . I soldi a disposizione del Pirellone per la Sanità passano dai 17 miliardi e 187 milioni di euro del 2011 ai 17 miliardi e 450 nel 2012 (più 1,5%, al di sotto della crescita dell'infl

La salute può attendere

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Ci vuole pazienza, oppure ci vogliono i soldi. I tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie nelle regioni italiane si stanno dilatando e il fenomeno, dove più dove meno, riguarda tutti i sistemi regionali. Colpa dei tagli alla sanità , colpa della cattiva organizzazione dei centri unici di prenotazione, colpa di macchinari vecchi o mal sfruttati .Ma anche colpa di una montagna di accertamenti diagnostici , che ormai tocca la vetta dei settanta milioni all'anno. Repubblica ha preparato un interessante approfondimento su questo tema. Lo trovate qui .