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"La crisi è grave"

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Dopo quattro tentativi miseramente falliti in appena due mesi, ieri è spuntata la quinta versione della manovra, sulla quale, come da tutti ipotizzato (nonostante le smentite) il Governo ha posto la fiducia. Già questo continuo cambiare sarebbe sufficiente a giudicare disastrosa l'azione del governo . Ma quello che stupisce, e indigna di più, è la totale schizofrenia qualitativa delle misure messe in campo . Tre le nuove misure della manovra: aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, "con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico"; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3 per cento sopra i 300.000 euro (circa 34mila italiani); adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Scontento Tremonti, scontenta la Lega (che oggi, sulla Padania, non fa cenno alla questione delle pensioni, dopo che per tutta l'estate avevano giurato che grazie alla Lega non sarebbero state toccate ), scontento il Pr

Grazie al Governo sarà più facile licenziare

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Si apre oggi una settimana molto importante per l'Italia. Si attende la riapertura dei mercati , per vedere come saranno accolte le ultime novità sulla manovra economica, in attesa poi che giovedì la Banca Centrale Europea decida se continuare a sostenere l'Italia , con l'acquisto dei titoli di Stato. Intanto ieri la Commissione Bilancio del Senato ha dato parere favorevole alla manovra , che sarà discussa dall'aula a partire da domani. E non mancano, purtroppo, le novità negative. I contratti di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale «operano anche in deroga alle disposizioni di legge» e «alle relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali» . È quanto esplicita un emendamento alla manovra, presentato dalla maggioranza e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Tra le materie per le quali è possibile la deroga dalla legge e dai contratti nazionali leggiamo sul sito de " Il Corriere della Sera " figura