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Bari, una città ferita e umiliata

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Sembrava una tempesta perfetta, quella che si è abbattuta sulla città di Bari, ma di perfetto non c’è proprio niente: solo un goffo tentativo di condizionare le imminenti elezioni.  Al centro della contesa, l’annuncio del Ministro dell’Interno,  Matteo Piantedosi , di nominare una Commissione incaricata di verificare le condizioni per lo scioglimento del Comune pugliese. Questa decisione è stata presa a seguito dell’inchiesta della Dda ‘Codice Interno’ che ha portato all’ arresto di 130 persone  per presunti intrecci tra mafia e politica in città con scambio di voto alle Comunali del 2019. A finire in manette anche una Consigliera comunale,  Maria Carmen Lorusso , eletta, questa l’ipotesi accusatoria, grazie ai voti dei clan mafiosi nelle fila del centrodestra e poi passata in maggioranza. La vicenda è finita all’attenzione della commissione parlamentare antimafia con l’apertura di un fascicolo amministrativo.  Il Consiglio comunale di Bari, a tre mesi dalle elezioni, rischia quindi di

Liberi da tutte le mafie

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La  Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie  è giunta alla sua ventinovesima edizione. Una storia di impegno e ricordo che ha visto, anche quest’anno, tantissime associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali, scendere in piazza per gridare il proprio No alla mafie.  Ancora una volta le strade di Roma si sono riempite di volti e storie che si intrecciano in una grande ricordo collettivo e di gratitudine. Sullo striscione di testa si legge  “Roma città libera” , lo slogan scelto per questa edizione che evoca il film “Roma città aperta”. Alle casse è risuonato il brano “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri mentre il corteo percorreva via Merulana, dove poco dopo sono stati letti i nomi di tutte le vittime di mafia uccise in Italia.  Presenti al corteo, fra gli altri, il presidente di Libera  Don Ciotti , la Segretaria Elly Schlein ,  il segretario generale della Cgil,  Maurizio Landini , il segretario di Sinistra Italiana,  Nicola

Premierato? No, grazie!

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“ La destra ha sempre sognato una modello di maggiore concentrazione dei poteri in mano al capo . L’Italia l’ha già provato e non è andata bene, non è la strada per migliorare la qualità di vita delle persone”. Usa queste parole la segretaria Elly Schlein , nel corso di una conferenza stampa convocata in Senato per fare il punto su premierato e riforme costituzionali, per attaccare il disegno della destra su un tema così delicato e spinoso.  Alla conferenza stampa, oltre a Elly Schlein, sono intervenuti il Presidente dei Senatori dem Francesco Boccia , la Presidente del Gruppo dem a Montecitorio Chiara Braga , il Responsabile per le Riforme del PD Alessandro Alfieri  e i componenti dem delle Commissioni Affari costituzionali di Senato e Camera.  Elly Schlein boccia senza appello la riforma del centrodestra: “L’elezione diretta del premier indebolisce il Parlamento e marginalizza il presidente della Repubblica.  Il premierato non esiste in nessun altro paese nel mondo, c’è un motivo : n

Il nostro no all'autonomia differenziata

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Prossimo appuntamento con i webinar del Dipartimento di Partecipazione e Formazione politica del PD: mercoledì 20 marzo, alle ore 17:30, con “Il nostro NO all’Autonomia Differenziata”. Il Governo Meloni pensa che i diritti e le opportunità delle persone devono dipendere dal luogo in cui si nasce e questo per noi è ingiusto e inaccettabile. Il PD si oppone con forza all’autonomia differenziata che indebolisce la coesione sociale, impoverisce le aree interne ed il Sud nel campo della sanità, della scuola, dell’occupazione e delle politiche energetiche. In una parola: spacca l’Italia. Ne parleremo con Marwa Mahmoud , responsabile Partecipazione e Formazione Politica, e Marco Sarracino , responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne. Questo è il link per registrarsi e partecipare al webinar.

Un silenzio imbarazzante

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La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata in Egitto a promettere risorse al regime di Al-Sisi per fermare le partenze dei migranti, in un Paese che non è sicuro né per gli egiziani né per tutti gli altri, visto che il governo egiziano non ha alcun rispetto per i diritti umani.  Oltre a  questo stupisce e indigna il totale silenzio da parte della premier su Giulio Regeni di fronte al regime egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini e ostacolando in ogni modo la ricerca della verità.  A Brugherio lo abbiamo ricordato nell'anniversario del ritrovamento e lo ribadiamo oggi:  verità e giustizia per Giulio Regeni!

Salvini perde il pelo, ma non il vizio

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Salvini, commentando le elezioni in Russia, dice che “quando un popolo vota ha sempre ragione”.  Finge di ignorare che nel Paese di Putin non è permessa la libertà di stampa, di informazione e che gli oppositori del regime vengono uccisi. In pratica queste sono elezioni farlocche.  Il vicepresidente del consiglio italiano che fa peggio di un propagandista russo di basso livello.  Gli amici di Putin al governo sono un problema per la credibilità del Paese. Meloni che dici?

16 miliardi di tagli al PNRR

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Nella rimodulazione del PNRR ci sono 16 miliardi di tagli. A certificare il bluff del Governo, che sostiene che tutto procede a gonfie vele, è l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, non certo un covo di sovversivi di sinistra.  A essere colpiti maggiormente sono il Sud e la sanità: 5 miliardi di tagli per il fondo coesione e sviluppo e 1,2 per la messa in sicurezza delle strutture ospedaliere.  Fitto, dal canto suo, fa il gioco delle tre carte ma è costretto ad ammettere i ritardi anche di fronte al pressing delle Regioni governate dal suo schieramento. Il suo lavoro, fino ad oggi, è dire “che sta lavorando” al PNRR, abbiamo ormai perso il conto di quante volte lo ha ripetuto. Lo stakanovista meno efficiente del mondo.

L'occupazione del servizio pubblico

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Continua la lottizzazione della Rai da parte di Meloni e soci: ora è il turno di Rai 3.  Della terza rete punto di riferimento dell’approfondimento culturale sono rimaste solo le macerie, e il crollo degli ascolti è lì a dimostrarlo.  Le nuove nomine dei fedelissimi meloniani Labini e Incoronata Boccia segnano un passo di non ritorno: l’occupazione totale, da parte della destra, del servizio pubblico è un macigno pesante sulla libertà d’informazione, caposaldo fondamentale della democrazia.

Un ponte nel vuoto

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Il Ponte sullo Stretto , per il quale la destra ha già impegnato miliardi sottraendoli alla sanità, alla scuola, alle pensioni e al welfare, è un grande bluff propagandistico di Salvini . Il comitato scientifico, incaricato per valutare la fattibilità dell’opera, ha segnalato 68 mancanze necessarie per la realizzazione nel progetto presentato. Non una, ma sessantotto, su temi fondamentali per la sicurezza di chi dovrebbe attraversarlo: la robustezza dell’impalcatura e la tenuta rispetto ai venti, ai carichi del traffico e agli eventi metereologici estremi. La fretta di Salvini, che vuole risalire nei sondaggi, ha portato ad un progetto pensato male, scritto peggio e senza le necessarie garanzie. Una sciatteria mai vista.

Fisco, una riforma che aiuta chi non paga le tasse

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Il Governo della destra continua a stare dalla parte dei furbetti, degli evasori e di chi la vuole fare sempre franca. A pagarne le spese sono i cittadini onesti che vedono aumentare i taglia alla sanità pubblica, alla scuola, alla pensioni e al welfare.  “Una riforma particolarmente odiosa, che approfondisce ancora di più il divario di trattamento già esistente fra chi le tasse le paga, per obbligo o per convinzione, e chi invece non le paga”. Maria Cecilia Guerra , Responsabile lavoro nella Segreteria nazionale, boccia senza mezzi termini la riforma del fisco targata Meloni, in un commento pubblicato sul quotidiano Domani .  “L’introduzione del cosiddetto discarico automatico per i debiti fiscali non riscossi dopo cinque anni, senza che l’Agenzia delle entrate debba dimostrare un reale tentativo di riscossione, – evidenzia Guerra –   sarà il risultato non di una amministrazione più efficiente, ma di una amministrazione che rinuncia, senza neppure provarci, a incassare una quota rilev

Batteremo Meloni

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“Sono convinta che ai cittadini interessino le cose concrete, in grado di offrire risposte ai loro bisogni. Ed è su queste che riusciremo a costruire l’alternativa alle destre, in vista delle prossime scadenze elettorali”. Così in un’intervista a la  Repubblica  la Segretaria Elly Schlein . “Una coalizione – auspica – che si confronta e si unisce attorno a un progetto comune e a candidature credibili, diventando competitiva ovunque”.  “Uniti ce la giochiamo, divisi no”., sottolinea Schlein. E a Calenda – che ha già detto che per lui il campo largo non esiste – la Segretaria replica: “A me le etichette non sono mai piaciute. Alla gente interessa se siamo in grado, o no, di offrire un’alternativa progressista alla destra. Abbiamo vinto in Sardegna, purtroppo perso in Abruzzo, ma non demordiamo: la strada è giusta”. Quindi c’è spazio per tutti, anche per il centro di Renzi, oltre che per Azione e +Europa? “Noi ci rivolgiamo a tutte le forze che si oppongono al Governo Meloni: è un fatto m

Per il ripristino del fondo nazionale per la lotta ai DCA

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In tre anni i disturbi alimentari sono più che raddoppiati e in molte realtà territoriali non è possibile curarsi adeguatamente, soprattutto dopo che il Governo Meloni ha cancellato il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Per questo il nostro Capogruppo Carlo Polvara ha depositato una mozione , sottoscritta anche da Brugherio è Tua! e Alleanza Progressista, per chiedere all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente con governo e regione per garantire a tutte e tutti, ovunque, cure adeguate.  Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere rafforzato, non smantellato: noi ci siamo.

La campagna della paura

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Meloni in difficoltà lancia la campagna della paura.  Vuole il pugno duro nelle piazze, è allergica al dissenso, annuncia strette securitarie, evoca complotti e innalza il clima di tensione.  Lavori per risolvere i problemi degli italiani, cosa che non sta facendo perché finora ha solo aumentato le tasse, tagliato le pensioni e la sanità pubblica.

Continueremo a batterci per l’alternativa

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“Marco Marsilio ha vinto le elezioni regionali, a lui vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.  Il ringraziamento più profondo va alla generosità con cui si è speso Luciano D’Amico, insieme a tutta la coalizione . Fino a qualche settimana fa l’Abruzzo era dato per perso senza discussioni, il presidente uscente di Fratelli d’Italia partiva con un vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente”. Con queste parole la Segretaria Elly Schlein  ha commentato il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo.  “Questo – prosegue Schlein – ci sprona a continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre. Insieme continueremo a fare opposizione in Regione e a garantire rappresentanza e voce a tutte le persone che hanno creduto in questo prog

Una destra in affanno

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La sconfitta in Sardegna e un’alleanza che non regge: la destra è in affanno. Rincorre, si agita, strepita, elargisce mancette e prova a mettere delle toppe al pessimo lavoro della sua classe dirigente sui territori.  L’unico collante che li tiene insieme è il potere, la fame di poltrone, perché dove governano lo fanno male. E a pagarne il prezzo, salato, sono il Paese e le Regioni che amministrano.

Dei tagli inaccettabili

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I dati del 2023 sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti: 120 donne uccise, di cui 64 da partner o ex partner. Si registra un calo del 6% rispetto al 2022, ma il numero rimane drammaticamente alto. Trend opposto per le violenze sessuali, in aumento nel quadriennio 2020-2023. Davanti a questa emergenza, cosa fa il Governo Meloni? Taglia i fondi per i percorsi di recupero degli uomini autori di violenza in Lombardia. Un atto vergognoso e inaccettabile, che vede meno risorse per aiutare le donne che subiscono violenze e meno percorsi di recupero per gli uomini violenti. Un messaggio di disinteresse e di noncuranza verso un problema gravissimo. Il Governo Meloni non solo non fa nulla per contrastare la violenza sulle donne, ma addirittura fa danni. A un giorno dalla Giornata internazionale dei diritti delle donne, non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di non vedere chi cerca sostegno e tutela da parte delle istituzioni. Noi ci saremo.

Donne democratiche: avanti tutte!

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Sabato 9 marzo, avviene la proclamazione della nuova Portavoce della Conferenza Nazionale delle Donne Democratiche,  Roberta Mori .  L’evento si svolge presso il centro Roma Eventi di via Alibert, in Piazza di Spagna, dalle ore 10.30 alle 14, con la partecipazione delle delegate e iscritte alla conferenza provenienti da tutte le regioni italiane.  Partecipa dall’inizio dei lavori la segretaria nazionale del Partito democratico,  Elly Schlein . La Presidente del comitato nazionale di garanzia delle Democratiche,  Barbara Pollastrini  apre i lavori, mentre la moderazione è affidata alla Coordinatrice della Segreteria nazionale dem,  Marta Bonafoni . Previsto anche l’intervento della Presidente del PES Donne, l’ungherese  Zita Gurmay .  Durante la mattinata ci sarà l’insediamento ufficiale del coordinamento nazionale delle democratiche, strumento per garantire al meglio il luogo di elaborazione e confronto delle donne democratiche. 

8 marzo, insieme per cambiare il mondo

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Come ogni anno, l’appuntamento dell’8 marzo è l’occasione di allargare la riflessione sull’essere donna e sui femminismi. Quest’anno è anche la vigilia della proclamazione della Portavoce della nuova Conferenza delle Democratiche in calendario il 9 marzo. Di seguito le dichiarazioni della candidata unitaria, Roberta Mori .  “ Oltre qualsiasi tentativo di scivolare nelle retoriche abituali, l’anno trascorso è segnato da quella che è apparsa un’inevitabile presa di coscienza dello stato delle cose. Il femminicidio di Giulia Cecchettin e le parole di sua sorella Elena, e di suo padre sembrano aver suonato una sveglia.  La violenza contro le donne è la punta dell’iceberg di una società ancora impari e "fenomeno ignobile", come lo ha definito il Presidente Mattarella. Le piazze del 25 novembre sono state un’onda d’urto straordinaria che ha unito donne, uomini e generazioni nella richiesta di cambiamento. Libertà, autonomia e autodeterminazione: in queste parole che ci connetto

Uniti si vince

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“Mi sento fiduciosa perché c’è una coalizione che tiene insieme tutte le forze alternative alla destra con una bella candidatura che è quella di Luciano D’Amico, un competente, che dovunque è stato, all’azienda dei trasporti o all’università di Teramo, ha sempre messo insieme delle ‘fabbriche di futuro’. È quello che serve dopo questi 5 anni di malgoverno da parte di Marsilio e della destra”. Così Elly Schlein , intervistata dal Corriere della Sera , sulle prossime elezioni regionali in Abruzzo. Nel centrodestra, ha spiegato la segretaria dem,   “ fanno bene a essere preoccupati  perché hanno governato male.  Noi abbiamo scelto il candidato per competenza, non per appartenenza e nemmeno per obbedienza. Invece Marsilio è stato imposto da Giorgia Meloni. È un candidato che non è nemmeno abruzzese e che di certo non può governare per procura prendendo ordini dalla premier”.  Anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, Schlein ribadisce l’importanza di unire le forze. “ Io continu

Gaza: cessate il fuoco subito

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Una delegazione di deputate e deputati del Partito Democratico si trova al valico di Rafah, al confine con la striscia di Gaza. Ribadiamo l’appello per un immediato cessate il fuoco.  La situazione a Gaza è drammatica, la popolazione civile è allo stremo sotto i bombardamenti israeliani, gli aiuti umanitari sono in gran parte bloccati al confine dove vediamo infiniti chilometri di camion in coda, e quei pochi che riescono a entrare non sono sufficienti.  “Ci sono oltre 1500 camion di aiuti fermi. Entrano con il contagocce, mentre dall’altra parte, a Gaza, si muore di fame. I controlli israeliani su ogni singola vettura sono estenuanti, durano anche più di trenta giorni. Ci sono beni essenziali che vengono inspiegabilmente rifiutati, rimangono nel grande compound della Mezzaluna rossa egiziana”. Così  Laura   Boldrini , Deputata dem e presidente del Comitato permanente sui diritti umani della Camera, intervistata da   La Stampa   racconta la visita che ha portato una delegazione di parl