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L'antiberlusconismo come alibi e come modello economico.

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Ricorderemo quest'ultimo ventennio per due ragioni probabilmente, che lo hanno caratterizzato fortissimamente. Il Berlusconismo, del quale oramai conosciamo ogni sfaccettatura, ed il suo esatto contrario. L'antiberlusconismo, che in tanti abbiamo frequentato in questi anni. Una sorta di nevrosi collettiva che ha caratterizzato la sinistra in questi anni, causandone molti dei mali che ancora conosciamo.  La più pericolosa deriva dell'antiberlusconismo è stata quella di non concederci opinioni, nell'assoluta mancanza di idee, se non quelle relative alla distruzione, in maniera molto spessa goffa, dell'avversario politico. Una degenerazione che ha portato allo svilupparsi di una sorta di professionismo del settore, come evidenziato da una lettera pubblicata domenica sull'Unità da Massimo Mucchetti, deputato del Pd, e ex giornalista del Corriere della Sera. Una lettera che vale la pena rileggere: Il “Fatto” apre l’edizione di ieri con un titolone sdegnato

"Ponte Avente Comuni Estremità"

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Lo scorso 12 ottobre il comitato del Nobel presieduto da Thorbjorn Jagland ha stupito il mondo annunciando l’assegnazione del premio istituito dallo svedese Alfred Nobel nel 1895 all'intera Unione Europea. «L’Unione e i suoi predecessori – ha detto Jagland – per oltre sei decadi hanno contribuito all’avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa». Ieri il diploma e la medaglia simbolo del riconoscimento sono stati consegnati nelle mani del presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy,del presidente della commissione Europea, Jose Manuel Barroso e del presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz . Vogliamo però raccontarvi la consegna del Nobel con la storia di Elena Garbujo Ha 16 anni, frequenta il Liceo scientifico a Milano e abita a Novate Milanese. è una studentessa come tante, ma con una dote, la sintesi. Con un tweet, semplice ed efficace, ha vinto il concorso indetto dalla Commissione europea ed è stata ad 

Sabato alla festa del Pd di parla di Europa

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È il giorno del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo, cruciale per il futuro dell'Euro e dell'Europa, e quindi dell'Italia. Anche per l'Italia il vertice di Bruxelles è molto importante . Il presidente del Consiglio Mario Monti dovrà confrontarsi con i principali leader per trovare una sintesi fra la linea rigorista e quella pro-crescita. Sabato alla festa del Pd di Brugherio parleremo anche di questo con i nostri ospiti: Desireè Ketabchi, membro del gruppo PSE in Europa e Carlo Palermo , del Direttivo dei Giovani Federalisti Europei. Con loro parleremo di cosa significa essere europei oggi, quale era l'idea di Europa dei nostri padri fondatori, del ruolo dei partiti come organizzazioni che devono insegnare ai cittadini ad essere europei. Parleremo naturalmente anche di Bruxelles, forse l'unico posto dove i cittadini respirano la vera aria europea. L'argomento è di quelli importanti; lo dimostra anche l'articolo scritto già nel 201