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La libertà di stampa. E una domanda di troppo

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Mimmo Candito è un giornalista del quotidiano La Stampa . Venerdì scorso ha seguito il viaggio in Libia del Ministro degli Esteri, Franco Frattini . Durante la conferenza stampa finale, presenti Frattini e il Premier del Governo provvisorio libico, Jibril, Mimmo Candito ha "osato" fare una domanda a Frattini, sul ruolo dell'Italia in Libia, visti i grandi rapporti di amicizia tra Berlusconi e Gheddafi (ricordate il baciamano , vero?). Frattini ha contestato la domanda, ha risposto arrampicandosi sui vetri, e la conferenza stampa è finita. Ma per Mimmo Candito quella domanda ha avuto un prezzo elevato : si è giocato il posto sull'aereo che avrebbe riportato la delegazione italiana (giornalisti compresi) in Italia. Mimmo Candito racconta sul sito della Stampa ( qui ) la sua disavventura. Tra libertà di stampa, silenzio complice degli altri giornali (a parte qualche rara eccezione), e l'incapacità di questo Governo di tollerare le domande dei giornalisti.

Bombe sulla Libia

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È partito l'attacco contro Gheddafi . Poco dopo la chiusura del summit di Parigi, i jet francesi hanno sganciato alle 17 e 45 ora italiana la prima bomba che ha colpito un blindato dell'esercito libico per contrastare l'offensiva del raìs contro i civili e gli insorti di Bengasi. Per seguire gli avvenimenti in diretta, cliccate qui o qui

“Fermare la violenza, aiutare la democrazia”

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“Fermare la violenza, aiutare la democrazia” con questo slogan il Partito democratico ha promosso domani a Roma, presso piazza del Pantheon, alle ore 18.30, un sit-in per chiedere di fermare la repressione in Libia e l’avvio di una nuova fase democratica. All’iniziativa, che intende incalzare il governo italiano perché assuma le responsabilità che ci competono, uscendo dal penoso stallo e dall’imbarazzante silenzio in cui si trova, parteciperà il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani, il Presidente dell'Assemblea nazionale, Rosy Bindi, i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, militanti, dirigenti e parlamentari del Pd”. DoppiaM

''Gheddafi è un leader di grande saggezza''

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Nuova stagione di pace e amicizia. 11 giugno 2009 Il baciamano 27 Marzo 2010 Rivolta popolare in Libia: la polizia spara sulla folla. 17 Febbraio 2011 Sale il bilancio degli scontri le vittime sarebbero almeno 84 . Oggi. DoppiaM

TRIPLETE

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Il governo è stato battuto tre volte nell'aula della Camera sulla mozione sui rapporti tra Italia-Libia grazie al voto contrario dei finiani. La prima volta gli esponenti di Futuro e libertà hanno votato a favore di un emendamento presentato dai radicali a una mozione sulla cooperazione fra Italia e Libia. Il governo, contrario all'emendamento, è stato dunque battuto: 274 i sì contro 261 no. La seconda sconfitta nell'Aula della Camera il governo l'ha subita su una mozione presentata dall'Udc sempre sui rapporti tra Italia e Libia. Il parere del governo era contrario, Fli ha votato a favore. Il testo è passato con 281 sì, 269 no e un astenuto. La terza battuta d'arresto sul trattato Italia-Libia è arrivata con l'approvazione della mozione presentata da Fli, a cui il governo aveva sempre dato parere contrario. "Prove tecniche, prove tecniche" , ha commentato con un sorriso il capogruppo del Pd Dario Franceschini uscendo dall'aula e i

Lo show

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È terminata la visita di Gheddafi in Italia. Ma le polemiche sullo show di questi giorni, fatto di festeggiamenti, lezioni di Corano, spettacoli equestri e cene di gala non si sono ancora placate . Da non dimenticare, poi, la richiesta fatta dal leader libico all’Europa: il colonnello pretende 5 miliardi di euro all’anno, per impedire il passaggio degli immigrati dalle coste libiche a quelle italiane. In caso contrario la Libia lascerà correre, riversando frotte di disperati sul suolo italiano. 5 miliardi di euro per non “fare nera l’Europa”. Non è una metafora, è un ricatto . Richieste assurde, avallate da un Presidente del Consiglio, il nostro, che non fa altro che prostrarsi ai piedi del dittatore libico, arrivando addirittura a baciargli la mano ad occhi chiusi, in segno di adorazione mistica. Per Gheddafi non sono esseri umani, non rischiano la vita scappando da regimi violenti e sanguinari, non affidano al mare tutte le proprie speranze in cambio dei giorni di stenti. Sono solo