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Occidente estremo

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Vi abbiamo segnalato in precedenza la raccolta di articoli de "La Stampa" che analizzavano sfide per l'anno che verrà. In particolare vorrei soffermarmi sull' articolo di Francesco Guerrera. Il Caporedattore finanziario del «Financial Times» a New York ci racconta di un America che faticosamente cerca di uscire dal tunnel e di stati che bruciano le tappe di uno sviluppo sempre meno sostenibile. Dopo un anno terribile in cui la disoccupazione è salita quasi al 10 per cento e la ripresa è stata stentata, la crescita nel prodotto interno lordo americano è accelerata negli ultimi tre mesi del 2010 La buona nuova è che la crescita del Pil americano sembra essere uscita dalle sabbie mobili del 2-2.5 per cento - un livello insufficiente per trascinare l’economia Usa fuori dalla crisi - in cui è rimasta per gran parte del 2010. Nel 2011 dovremmo vedere un più normale 3-3.5 per cento, una buona piattaforma per ridurre la disoccupazione e istigare la ripres . Riporto

Sig. Belpietro vorremmo sapere come e' andato a finire il suo di attentato

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Un titolo a tutta pagina "Fini è fallito" e più in basso un editoriale del direttore Maurizio Belpietro: "Su Gianfranco iniziano a girare strane storie". Il quotidiano Libero riprende oggi la sua battaglia senza esclusione di colpi contro il presidente della Camera rivelando che il leader di Futuro e Libertà avrebbe pensato di organizzare un falso attentato nei suoi confronti a fini propagandistici. DoppiaM

TRIPLETE

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Il governo è stato battuto tre volte nell'aula della Camera sulla mozione sui rapporti tra Italia-Libia grazie al voto contrario dei finiani. La prima volta gli esponenti di Futuro e libertà hanno votato a favore di un emendamento presentato dai radicali a una mozione sulla cooperazione fra Italia e Libia. Il governo, contrario all'emendamento, è stato dunque battuto: 274 i sì contro 261 no. La seconda sconfitta nell'Aula della Camera il governo l'ha subita su una mozione presentata dall'Udc sempre sui rapporti tra Italia e Libia. Il parere del governo era contrario, Fli ha votato a favore. Il testo è passato con 281 sì, 269 no e un astenuto. La terza battuta d'arresto sul trattato Italia-Libia è arrivata con l'approvazione della mozione presentata da Fli, a cui il governo aveva sempre dato parere contrario. "Prove tecniche, prove tecniche" , ha commentato con un sorriso il capogruppo del Pd Dario Franceschini uscendo dall'aula e i