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Visualizzazione dei post con l'etichetta fascismo

Fascismo e razzismo, anche noi abbiamo abbassato la guardia

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L’estate sta finendo, ma  non diminuisce la percezione dell’arroganza, della violenza, e della frequenza con cui vari gruppi neofascisti hanno voluto segnare in Italia un punto di svolta della loro presenza. Dalla nomina nella nuova giunta di centrodestra a Monza dell’assessore allo sport Andrea Arbizzoni eletto con Fd’I ma proveniente da  Lealtà e Azione , una delle sigle più conosciute del neofascismo, all’ormai celebre spiaggia del Lido di Chioggia, luogo cult per la nostalgia fascista, all’altrettanto celebre adunata con saluto romano presso il campo X del cimitero maggiore di Milano, all’irruzione di  Casa Pound  nella sala del Consiglio Comunale di Milano, alle minacce al parroco di Pistoia, Don Biancalani, fino allo sventolamento della bandiera della RSI da parte di un’insegnante presso il cippo che ricorda il terribile eccidio di Vinca, dove nel 1944, 173 civili innocenti furono trucidati dalle truppe tedesche. Senza voler dimenticare aggressioni varie e atti di intimida

Rigurgiti fascisti

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Nella settimana in cui abbiamo festeggiato il 25 Aprile  sono apparsi, negli spazi elettorali, manifesti che ci ricordano il periodo più nero della storia d'Italia. I manifesti oltre ad essere abusivi riportano la croce celtica, simbolo degli orrori perpetrati dai nazifascisti.  Chiediamo che i manifesti vengano subito rimossi.   Saremo sempre presenti per ostacolare e combattere questi preoccupanti rigurgiti fascisti. DoppiaM

Il fascista Graziani celebrato con i soldi della Regione Lazio

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La stampa internazionale e nazionale ha rilanciato più volte negli ultimi giorni la notizia dell’inaugurazione ad Affile (Roma) del monumento dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani, meglio conosciuto come "macellaio" d'Etiopia per i crimini di cui si macchiò durante le guerre coloniali. Partiamo però dall'inizio di questo ennesimo tentativo di negare e dimenticare  la Storia. Come ci racconta Il Post , l’11 agosto di quest’anno il piccolo comune di Affile, 1.500 abitanti in provincia di Roma, ha inaugurato un monumento a Rodolfo Graziani , il militare di grado più elevato a passare alla Repubblica di Salò dopo l’8 settembre 1943. Il monumento è stato costruito con un finanziamento da 130 mila euro della regione Lazio. Sul  Corriere della Sera ,  Gian Antonio Stella ricorda chi era Graziani: non solo un militare che scelse il fascismo invece che il Regno d’Italia, ma un criminale di guerra, responsabile di numerose atrocità durante e dopo la campag

Il PDL vuole abolire l'apologia del fascismo

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E' stato presentato al Senato un disegno di legge costituzionale per l'abolizione della norma che vieta la "riorganizzazione del disciolto partito fascista" . Lo hanno presentato al Senato, il senatore del Pdl Cristano De Eccher (Pdl), i senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio, che dopo un colloquio con il vicepresidente del suo gruppo Italo Bocchino ha deciso di ritirare la firma. E' una proposta di legge vergognosa. E' l'ennesimo tentativo di voler modificare la Costituzione, cominciando da uno dei suoi cardini. Una costituzione che nasce sulle ceneri del fascismo, ma anche delle leggi razziste e della Shoah. Così la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro : " Trovo molto grave e offensivo per la storia del Paese e della Repubblica e per la nostra democrazia - ha commentato la senatrice - c he il Pdl voglia abolire, attraverso un disegno di legge, il reato

Fosse Ardeatine, 67 anni dopo

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Il pomeriggio del 24 marzo 1944, a partire circa dalle ore 14 a Roma, presso la cava di via Ardeatina nella zona della via Appia Antica, ebbe inizio il massacro di 335 innocenti italiani, prelevati dalle carceri romane. Un’esecuzione sommaria decisa come atto di rappresaglia dal comando tedesco per l’azione partigiana che, il giorno prima, in via Rasella aveva colpito una compagnia del battagliane “Bozen” delle SS. L’eccidio delle Fosse Ardeatine , per la sua spietatezza, per l’alto numero di vittime militari e civili, per la scelta di uccidere oltre dieci italiani per ogni tedesco morto, è diventato uno dei simboli delle rappresaglie naziste in Italia durante l’occupazione . La fucilazione di dieci ostaggi italiani per ogni tedesco ucciso fu ordinata personalmente da Hitler e la scelta delle vittime cadde su prigionieri di religione ebraica oppure membri della resistenza, antifascisti o, in alcuni casi, detenuti comuni. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , deponendo una