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Donna e disabile, una vita all’insegna della “discriminazione multipla”

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Quest'oggi vi abbiamo ricordato la proposta a base di cinema, musica, pittura e poesia con la quale il Teatro San Giuseppe celebra domani la festa della donna. Con questo post continua la marcia di avvicinamento alla celebrazione della festa della donna.  Lo facciamo con un approfondimento del Pd che ci racconta come sono  ancora molte, troppe, le facce della discriminazione che le donne con disabilità si trovano a dover affrontare.   In Europa per fornirvi un dato, circa il 16 per cento delle donne è disabile.  Restano ancora molte, troppe, le facce della discriminazione che le donne con disabilità si trovano a dover affrontare dalla nascita o a causa di una malattia invalidante, di un incidente sul lavoro. Lo denuncia l’ultima inchiesta del mensile “SuperAbile Magazine” , edito dall’Inail, sul numero di marzo. “In un mondo costruito per uomini e gestito da uomini, essere donna e avere una disabilità comporta una vita di discriminazione multipla. Le donne disabi

Le Paralimpiadi e la lezione di Londra

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un momento della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi - da www.ilpost.it Ieri sera a Londra si è tenuta la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Acrobati, ballerini e sputafuoco hanno accompagnato l’evento eseguendo coreografie e giochi di luce. Hanno partecipato anche 120 bambini londinesi e diversi artisti con disabilità, oltre agli atleti che per due settimane si sono sfidati sui campi di gara per i giochi. Come scrive La Stampa, Londra è riuscita a trasformare il "brutto anatroccolo" Paralimpiadi in uno splendido cigno. 2 milioni e 700 mila biglietti venduti per le gare, un incasso record di 45 milioni di sterline, stadi pieni come per le gare delle Olimpiadi. Le Paralimpiadi hanno mostrato una straordinarietà dei gesti atletici, che si è mescolata è mescolata alla straordinarietà delle storie personali , da Alex Zanardi a Martine Wright, la britannica che perse le gambe negli attentati alla metropolitana di Londra e che ha rappresentato il suo Paese al

Fermiamoli con una firma!

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Nella caotica ed incerta situazione che avvolge la discussione sulla manovra , una sola decisione sembra intoccabile: la riforma fiscale e assistenziale , che consente di drenare 40 miliardi in tre anni dalle tasche delle famiglie e dai servizi alle persone. Ma la riforma dell’assistenza, che è necessaria nel nostro Paese, non è certo quella che il Governo propone. Servizi migliori, più efficienti e vicini ai diritti e ai bisogni delle persone, moderni e volti all’inclusione anziché alla segregazione, sono lontanissimi dalla volontà di chi intende comprimere ancora l’assistenza sociale, piegandola alle esigenze di cassa, sacrificandola per evitare di assumere decisioni che possano disturbare altre e più forti categorie di cittadini. Le Federazioni delle associazioni delle persone con disabilità (FAND e FISH) , rifiutano decisamente questa ipotesi che prelude al confinamento e all’esclusione di disabili, bambini in difficoltà, non autosufficienti. Le Federazioni, coscienti del

"Abbandonati dallo Stato"

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"Le persone con disabilità e le loro famiglie sono state lasciate sole dallo Stato e dalle istituzioni e sono ora in una condizione critica". La denuncia è dell' Anffas , che ha proclamato lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e loro famiglie in Italia. Secondo il presidente nazionale Roberto Speziale, "a due anni di distanza dalla ratifica italiana della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità la situazione non è affatto migliorata ma, anzi, sta continuando a peggiorare costantemente: le persone con disabilità e le loro famiglie sono state lasciate sole dallo Stato e dalle Istituzioni e sono ora in una condizione critica, con a rischio l’esigibilità dei propri diritti e servizi sempre più scarsi e più costosi a livello di compartecipazione, senza contare i numerosi attacchi mediatici che hanno dovuto e devono fronteggiare quotidianamente". La situazione è difficile anche a causa dei tagli ai fondi per