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Ad Adro torna la legalità... e la normalità

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Finalmente ad Adro è stata fatta giustizia. Oggi il Tribunale di Brescia , accogliendo il ricorso presentato dalla CGIL, ha stabilito che i simboli della scuola di Adro discriminano. Su una scuola pubblica , ha detto oggi la magistratura, non si mettono simboli che direttamente o indirettamente sono utilizzati da un partito. Era ovvio per tutto il mondo, tranne che per il Sindaco di Adro. Quanto tempo perso! E quante inutili spese, delle quali speriamo che il Sindaco debba rendere conto presto, magari rifondendo personalmente le casse comunali per questo suo capriccio che lo ha fatto stare su tutti i giornali per molte settimane…

Adro, il sole delle Alpi nel gonfalone cittadino

Cancellato, forse, dai banchi della scuola di Adro, il Sole delle Alpi sventolerà presto sul gonfalone del comune bresciano a maggioranza leghista. Mentre ancora non si è chiusa del tutto la vicenda dei 700 simboli padani inseriti negli infissi dell'istituto scolastico, il sindaco Oscar Lancini è tornato alla carica e il Consiglio comunale ha approvato con la maggioranza dei due terzi una delibera per modificare lo stendardo cittadino. Un trucco semplice semplice: forse per non pagare la rimozione delle insegne sulla scuola G.Miglio, il simbolo leghista sarà fatto diventare il simbolo del Comune. DoppiaM

Ordinanze&Ordinanze

Vietato drogarsi o frequentare sotto l’effetto di droga i luoghi pubblici, pena una multa da 500 euro. Succede ad Arzignano, in provincia di Vicenza, grazie ad apposita ordinanza dell’amministrazione comunale. Perchè questa ordinanza è demagogica e non provata scientificamente non risolve il problema? - Le sanzioni inibiscono il comportamento sbagliato. "smetto di farmi vedere"; - Inizio a mentire; - Ci saranno forze dell'ordine a garntire SEMPRE la sanzione o forse passa il mesaggio "dai che me la cavo"? - Clima deteriorarto; - Polemiche sulla sanzione; - La punizione cancella il comportamento ma non costruisce un comportamento nuovo; Cose da sociologi, ma non ci aspettiamo che l'amministrazione comunale di un paese lo sia... o forse no? Sich. DoppiaM

Il tricolore bruciato e dimenticato

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Quello che sale dalle bandiere italiane bruciate da alcuni manifestanti è, forse, il fumo più nocivo tra i tanti che, con miasmi, lacrimogeni, auto e camion in fiamme, funestano il cielo di Terzigno e di Boscoreale. È il simbolo del senso dell’unità nazionale che va in cenere, proprio alla vigilia dell’assai celebrato (almeno a parole) 150° anniversario. Non è retorica, è nuda cronaca. Strano destino, quello del Tricolore: un tempo agognato e mostrato con orgoglio; oggi, troppo spesso, buono solo per i campionati di calcio o, peggio, trattato come un comune straccio. Negli anni, altre volte il Tricolore ha garrito con onore ed è stato onorato dagli italiani. Poi qualcosa deve essere accaduto, qualcosa di lento e quasi d’impercettibile come può essere un processo di sfilacciamento. Al Nord si è cominciato a snobbare la bandiera e, con lei, l’inno di Mameli, talvolta perfino a sostituirli. Al Sud sono state le mafie a macchiarlo, contrapponendo il loro anti-Stato sanguinario e disonest

Sarebbe bastato Google Street View

Grazie a Metilparaben . DoppiaM

Adro, finalmente qualcosa di muove

Oggi è finalmente iniziata la rimozione dei simboli leghisti dalla scuola di Adro, anche se il Sindaco non demorde e minaccia si spendere ulteriori soldi per ripristinare i simboli che si stanno eliminando . Speriamo che possa davvero concludersi una triste pagina , dove sono state anche evidenti le complicità (sotto forma di silenzio, di finto "interventismo" o di dichiarazioni alle quali non seguivano i fatti) di chi dovrebbe gestire situazioni di questo tipo.

Il Sindaco ultà di Adro

Quello di Adro ormai non è più un caso politico: è un caso umano. Il caso di Danilo Oscar Lancini , nato a Rovato 45 anni fa, titolo di studio licenza media inferiore, ex imprenditore specializzato negli spurghi, sindaco di Adro dal 2004, rieletto nel 2009 con un quasi plebiscito: 62 per cento. Oscar Lancini ha da tempo vinto l’oscar di ultrà all’interno di un partito, la Lega, dove gli ultrà non solo abbondano ma non fanno neppure nulla per nascondersi. Neppure i leghisti possono difendere il loro sindaco tanto zelante. Anzi sono in imbarazzo. Perfino il grande capo, Bossi, è seccato: Lancini, credendo di fargli piacere, ha strombazzato ai quattro venti che rimuoverà gli stemmi solo se glielo ordina lui. Ma se Bossi, pur di mettere fine alla polemica, glielo ordinasse, vorrebbe dire che gli amministratori leghisti obbediscono al partito e non allo Stato. E ne verrebbe fuori un conflitto istituzionale. Michele Brambilla, La Stampa, oggi. Il resto dell'articolo si trova qui

L'eclissi del 'Sole delle Alpi'

"E' una vittoria della democrazia e della società civile. Continueremo a vigilare, perché la scuola pubblica resti un bene di tutti. Ci voleva una grande mobilitazione civile per spingere il ministro a chiedere una cosa di ordinario buon senso, nonché suo preciso dovere". DoppiaM

Il PD ad Adro

Oggi, dalle 9 alle 12, il PD regionale si ritrova ad Adro , nella piazza del mercato, per manifestare il proprio dissenso contro la decisione del sindaco leghista Oscar Lancini di “ tappezzare ” la nuova scuola con il “Sole delle Alpi”, il simbolo stesso del Carroccio. Sarà nutrita la delegazione del PD lombardo: ci saranno, tra gli altri, Francesca Puglisi, responsabile nazionale della scuola, Filippo Penati, già candidato alla presidenza della Regione, e i consiglieri regionali Pippo Civati e Gianni Girelli. Vorremmo far sentire la vicinanza di tutto il partito lombardo ai cittadini indignati o anche solo frastornati di fronte a quanto sta accadendo. La vicenda ci dice molto dei tempi nei quali ci è toccato in sorte di vivere : tempi nei quali un sindaco, solo perché “mette i soldi” per la realizzazione di un’opera, si sente in diritto di imbottirla dei simboli del proprio partito. La vicenda infine mette a nudo l’ipocrisia di un Ministro pronto a bacchettare i “precari strumentali