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Gentiloni: Ue, l’austerità non è l’unica bussola

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“Esplorare politiche più forti e più coraggiose per rafforzare l’Unione e dare risposte ai cittadini” Stralcio del discorso tenuto ieri dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni allo New York University – traduzione di Fabio Galimberti – Il Sole 24Ore La Brexit è stata una sveglia salutare. Ci ha insegnato qualcosa che non sapevamo, o che evitiamo di riconoscere: i sostegni dei nostri legami più preziosi devono essere costantemente rinnovati, nutriti. I nostri cittadini, i nostri elettori, devono sperimentare concretamente il peso che ha l’Unione Europea nella loro vita. Siamo all’inizio di una nuova fase per l’Unione Europea. Stiamo assistendo a passi concreti di miglioramento in direzione di una maggiore solidarietà, di una visione più condivisa di problemi pressanti. È indubbio che il giudizio di lungo periodo sul progetto europeo è quello di uno straordinario successo. Ha consentito una crescita economica senza precedenti e un welfare inclusivo in tutti i Paesi europei. La no

Brexit, Gentiloni: affronteremo negoziato non semplice in modo costruttivo

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“L’Italia ha bisogno di una strategia comune dell’Europa, nella quale il peso ai flussi migratori sia condiviso dai diversi Paesi europei. L’impegno dell’Italia è quello di spingere tutti ad una comune responsabilità”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa, al termine dell’incontro con il primo ministro inglese, Theresa May, parlando del problema dell’immigrazione. “Abbiamo già fatto molti passi avanti”, ha detto presidente del Consiglio, “ma non sono sufficienti. Cercheremo di fare meglio anche la nostra parte”. Gentiloni ha annunciato, inoltre, il varo di “nuove misure e norme sull’immigrazione” durante il Cosiglio dei ministri in agenda per domani. In riferimento agli scenari internazionali, e alla difficile situazione in particolare del Mediterraneo, Gentiloni ha assicurato l’impegno a lavorare “insieme alla stabilizzazione della Libia”,”un obiettivo fondamentale, non solo per l’Italia ma per l’intera Unione europea, per le ragioni dei flussi migratori e

Gentiloni: vicini alle popolazioni colpite dal sisma lavoriamo e seguiamo la situazione

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Partecipando al  forum economico italo-tedesco  che ha seguito il  bilaterale con Angela Merkel , il premier  Paolo Gentiloni  ha voluto rivolgere ancora una volta un pensiero alle “popolazioni terremotate, dopo le ultime scosse avvertite nel Centro Italia”. Il premier ha quindi spiegato che sta seguendo “passo dopo passo la situazione”. Appello alla collaborazione italo – tedesca .”Davanti alle nuove sfide si lavora insieme, zusammen”. Con una parola tedesca Gentiloni ha rivolto un appello ad una platea di imprenditori italiani e tedeschi: “Siamo entrati in quella che è stata definita l’era delle accelerazioni, in cui la velocità dei cambiamenti sarà superiore rispetto al passato. L’incertezza deriva da fattori economici ma anche dalla politica, la geopolitica, le relazioni tra stati e popoli”, ha aggiunto. “Siamo in una fase difficile ma Italia e Germania sono convinte della straordinaria importanza del futuro dell’Ue”. Fine dell’asusterità in UE . “L’Italia non tornerà mai

Che cosa farà adesso Gentiloni

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Ce lo racconta il Post.it Che cosa succede adesso Nella giornata di oggi Gentiloni proseguirà con le consultazioni alla Camera, necessarie per scogliere la riserva del suo nuovo incarico da presidente del Consiglio. In serata o al più tardi domani mattina incontrerà Mattarella per comunicargli la sua decisione e comunicargli la lista dei ministri, che dovranno poi essere convocati al palazzo del Quirinale per il loro giuramento. Il Titolo III della Costituzione, all’articolo 92, prevede che: “Il presidente della Repubblica nomina il presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. Entro metà settimana il governo Gentiloni potrebbe essere poi pronto per ricevere la fiducia dalla Camera e dal Senato. Continua a leggere qui

La curva ultrà

del governo. Parliamo del TG1. Polemica sul Tg1. E sul caso Cosentino si è scatenata la polemica del Pd, che ha rilevato il silenzio del telegiornale della sera di Rai1. "Questa sera i telespettatori del telegiornale più importante del servizio pubblico hanno potuto sentire le voci del presidente del Consiglio, dei ministri Maroni, Alfano, Sacconi e Ronchi, del candidato alla presidenza del Piemonte Cota, ma non una sola voce del Pd", rileva Paolo Gentiloni. "Hanno saputo del 'complotto' pugliese ai danni di Berlusconi, dell'archiviazione dell'inchiesta a carico del ministro Prestigiacomo, ma non che la Cassazione ha confermato la legittimità della richiesta d'arresto per reati di camorra nei confronti del sottosegretario Nicola Cosentino". Rincara Vincenzo Vita, membro della commissione vigilanza Rai: "E' un obbrobrio assistere alla degenerazione del Tg1. Fu una grande testata, oggi è solo l'avamposto della curva ultrà del president