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Per una scuola più robusta

Se vogliamo che la scuola funzioni come un efficace motore di uguaglianza e come un fattore di crescita, bisogna che si irrobustisca . Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , inaugurando ieri l'anno scolastico , nell'annuale incontro con una rappresentanza di studenti che arrivano da ogni parte d'Italia, non nega la necessità di riforme , ma invita a farle senza tagli alle risorse , anzi, con maggiori investimenti , e a immaginare riforme che sanino squilibri, disparità e disuguaglianze.

Studiatevi la Costituzione

Oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , parlando a Salerno in un incontro con gli amministratori locali, ha voluto chiudere le polemiche estive di queste settimane , quando il Premier e i suoi alleati volevano forzare le decisioni del Quirinale rispetto all’ipotesi di andare alle elezioni. Napolitano ha rimproverato alla maggioranza il fatto che quest'estate si siano "succeduti per settimane, ogni giorno", interventi riconducibili a una " polemica allusiva e non sempre garbata nei miei confronti". Il Presidente ha dichiarato: “Mi si è così premurosamente spiegato come il ricorso al popolo, ovvero alle urne, sia il sale della democrazia e il balsamo per tutte le sue febbri. Si è mostrato stupore per il fatto che il presidente della Repubblica non apparisse pronto, con la penna in mano, a firmare un decreto di scioglimento delle Camere. Il particolare che così veniva trascurato è che la vita di un paese democratico e delle sue istituzioni ele

Servono leader coraggiosi

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Continuo ad avere fiducia e ad essere un credente nell’Europa . Soltanto parlando con la sua voce e portando avanti una politica estera e di sicurezza comune  l'Europa può contare nella politica internazionale. È giunto per tutti il momento di riconoscere che nessuno Stato europeo potrà con le sue sole forze contare come nel passato , se non contribuendo a costruire un'Europa più unita, efficiente e dinamica. Ci vuole però una nuova generazione di leader , che abbia visione e coraggio per portare avanti l'integrazione di cui abbiamo assoluto bisogno.  Questa generazione di leader non può nascere per miracolo ma solo grazie ad una vasta mobilitazione della società civile e politica. Giorgio Napolitano, oggi

La priorità per la politica

Davanti all'incognita della ripresa economica globale in difficoltà "la politica si dovrà concentrare per forza" sull'economia. Ne è convinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano , che ha rinnovato l'appello affinché la politica continui a porre attenzione ai temi economici in questa fase delicata. La speranza è che il Governo raccolga questo invito a concentrarsi sui temi economici, sulla ripresa e sul lavoro, piuttosto che decidere se sia meglio il processo breve o il processo lungo per risolvere i guai giudiziari del Premier. Un Premier che, proprio sull'economia, è stato recentemente bocciato ...

Il filo rosso

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C'è un filo rosso che assicura la tenuta di una società, un filo che va preservato. Così Carlo Cardia su Avvenire di ieri commenta l'ultimo intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , in occasione dell'incontro con la stampa parlamentare.

Un forte spirito unitario

"Serve più che mai un forte spirito unitario". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso pronunciato a bordo della nave Garibaldi in occasione della cerimonia celebrativa del 150° anniversario della partenza dei Mille. "Non è retorica - ha affermato il Capo dello Stato - il recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale : ne abbiamo bisogno, ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune, anche per affrontare con l'indispensabile fiducia le sfide che attendono e già mettono alla prova il nostro paese, per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia. Perciò tutte le iniziative del programma per il 150° non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione

La lezione di Napolitano

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Dopo le polemiche delle scorse settimane e i dubbi che avevano accompagnato l'approvazione della proposta in Parlamento, il Presidente della Repubblica ha ieri rinviato alle Camere il progetto di legge che il Governo aveva predisposto per aggirare le regole dello Statuto dei Lavoratori. La proposta di legge riformava alcune parti del diritto del lavoro, tra cui il noto articolo 18 che regola le procedure di licenziamento. Nell'ipotesi avanzata dal Governo si prevedeva che già nel contratto di assunzione, in deroga dai contratti collettivi, si potesse stabilire che in caso di contrasto le parti si affidassero ad un arbitrato. Il timore, che era stato avanzato dai sindacati e dall'opposizione, è che al momento dell'assunzione il lavoratore accetti la via dell'arbitrato, che lo garantisce di meno rispetto al contratto che prevede l'articolo 18 sulle tutele per chi è licenziato senza giusta causa. Un interessante commento sulla decisione di Napolitano lo trovate qui