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Ministeri a Monza: lo stop di Napolitano

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"Rilievi e motivi di preoccupazione". Sono questi i motivi che hanno ieri hanno spinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a scrivere una lettera al Presidente del Consiglio. La preoccupazione è legata alla farsa dell'apertura delle sedi dei ministeri alla Villa Reale di Monza (ne avevamo parlato qui ) Perchè la foto di Bossi alle pareti? Perchè Alberto da Giussano accanto alla bandiera della Repubblica? Chi ha pagato i lavori, dato che la Lega si ostina a dire che hanno fatto tutto di tasca loro? Insomma, parliamo di sedi decentrate dei Ministeri o di sedi politiche di un partito? Sono queste alcune considerazioni che hanno spinto il Capo dello Stato a scrivere al Premier , come racconta oggi ( qui ) Marzio Breda sul Corriere della Sera . Il Messaggero , intanto, è andato a vedere ( qui e qui ) cosa resta dall'inaugurazione di sabato: gli uffici sono già chiusi, nessuno sa dire nulla. "Farsa" è dunque la parola giusta da usare

Ministeri a Monza: la farsa

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100 metri quadrati scarsi. Giusto lo spazio per un armadio e qualche scrivania, arrivata da Catania, alla faccia della tradizione brianzola della produzione di mobili. E' tutto qua ciò che la Lega si appresta a inaugurare domani mattina alla Villa Reale di Monza . Dovevano essere le sedi del ministero per il Federalismo, dell'Economia e della Semplificazione. Non saranno molto più che «sportelli a disposizione dei cittadini per le riforme istituzionali e il federalismo» , come spiegato nel decreto della presidenza del Consiglio. L'inaugurazione sarà un evento clandestino , perché nessun consigliere provinciale è stato invitato, come ha riferito il PD brianzolo. Di certo però si sa che domani la Villa rimarrà chiusa al pubblico , per colpa della propaganda dei vertici della Lega che non appassiona nessuno, nemmeno i propri elettori. Ci sono tante altre cose da sapere su questa farsa. Qui un interessante approfondimento di Lettera43.it Per quanto ci riguarda 

Ecco i due ministri della Repubblica che si trasferiranno a Monza

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Domenica 10 luglio, festa della Lega a Besozzo . Il cantante sul palco cita il Tricolore e il leader del Carroccio Umberto Bossi , dimenticando il suo incarico di Ministro per le Riforme istituzionali, e dimenticando di avere giurato sulla Costituzione, mostra il dito medio. Non poteva essere da meno Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione normativa. Qui il video da Repubblica. Confessiamo di non sentire proprio la necessità di avere questi due autorevoli membri del Governo dalle nostre parti... DoppiaM

A cosa serve la Provincia di Monza?

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Uno striscione, lungo sei metri e largo uno, che diceva "No agli sprechi dei ministeri al nord. Più lavoro, metropolitane e servizi" , è stato esposto giovedì mattina da esponenti del Partito Democratico davanti all'ingresso principale della Villa Reale di Monza , individuata dal Carroccio come possibile sede dei Ministeri o delle rappresentanze dei dicasteri decentrati al nord. "Protestiamo contro la propaganda per mascherare i fallimenti del Governo" , ha detto il segretario provinciale democratico Gigi Ponti , presente insieme, tra gli altri, ai consiglieri regionali Giuseppe Civati e Enrico Brambilla , ai consiglieri provinciali Mimmo Guerriero , Adriano Poletti ed Elio Ghioni e a Sergio Civati, consigliere comunale. "Siamo disposti a barattare i ministeri al nord con i soldi per il prolungamento della metropolitana a Monza e a Vimercate. Ai cittadini non interessa dove siano ma che lavorino per risolvere i problemi ", ha aggiunto Ponti men

"No agli sprechi di Ministeri al nord. Più lavoro, metropolitane e servizi"

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Sempre sulla Villa Reale e sull'impossibilità di collocare i tre ministeri a Monza. La giunta Mariani (Mariani Sindaco di Monza quota Lega Nord, ndr) ha deciso di affidare la Villa Reale a privati tramite bando europeo. Inizialmente era previsto che il vincitore potesse gestire i 9 mila metri quadri, più il cortile interno, per 30 anni con l'investimento di 5 milioni di euro e pagando un affitto di 30 mila euro annui. Una decisione che scatenò l'opposizione e i comitati cittadini sorti all'occorrenza. Decisero così di cambiare la forma, ma non la sostanza: l'esborso salito a 8,4 milioni, la gestione accorciata a 22 anni, l'affitto lievitato, si fa per dire, a 60 mila euro. I privati vorranno trarne ragionevole profitto. Il bando prevede infatti la presentazione di marchi, convention aziendali, attività di svago e commerciali. il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Roberto Scanagatti, ha spiegato che risultano ricavi dalle attività svolte al primo