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Lettera aperta ai Giovani Democratici di Carugate

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Cari Giovani Democratici e care Giovani Democratiche di Carugate, consci che il nostro sindaco Marco Troiano si è da subito reso disponibile a un incontro con voi per spiegarvi le motivazioni che hanno portato all’installazione di quel semaforo, noi, i Giovani Democratici di Brugherio, in queste righe desidereremmo invece soffermarci sul metodo da voi utilizzato per una richiesta di spiegazioni, quello della lettera aperta , e concederci qualche considerazione sul contenuto della medesima. Come militanti della stessa giovanile non possiamo fare a meno di chiederci se, prima di produrre una richiesta di spiegazioni così teatrale, non sarebbe stato opportuno contattare – giacché pare che stiamo dalla stessa parte – i Giovani Democratici o il Partito Democratico di Brugherio; o lo stesso Sindaco Troiano, al quale voi non avete mai chiesto un incontro come Giovani Democratici, prima della lettera aperta. In merito ai contenuti, troviamo illogico che si proponga di spegnere i

Made in Iktaly

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La notizia è di ieri, e potete leggerla qui : il gruppo svedese di arredamento Ikea ha annunciato che sposterà tre suoi centri di produzione dall'Asia all'Italia. L'annuncio arriva anomalo e promettente in un momento storico in cui la produzione viene invece delocalizzata sempre di più nei paesi emergenti; la scelta sarebbe dovuta principalmente alla qualità che assicurano i fornitori italiani, secondo Ikea superiore a quella garantita dagli asiatici . Massimo Gramellini , nel suo Buongiorno su La Stampa di oggi ( qui ), commenta così la notizia: L'Ikea delocalizza in Italia. Nel mondo al contrario in cui ci tocca vivere la multinazionale scandinava sposta un pezzo consistente della sua produzione dall’Estremo Oriente alla Padania detrotizzata. Pare infatti che, nonostante tutte le statistiche ci diano per spacciati, nessuno abbia ancora imparato a fare i rubinetti come noi. E i cassetti della cucina. E i giocattoli per le camere dei bambini. La qualità sanno

Sviluppo sostenibile

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Su questo blog abbiamo parlato molto del progetto Decathlon. Contestualmente non sono mancate le occasioni di confronto sullo sviluppo della città. Dario Di Vico sul Corriere della Sera di ieri ha messo insieme, spiegandole e contestualizzandole, una serie di vicende accadute in varie regioni d’Italia intorno agli stabilimenti di un'altra multinazionale: l'Ikea. La multinazionale svedese è specializzata nella vendita di mobili e oggetti per la casa. Dall'articolo si evince come ormai lo sviluppo debba coniugare la sostenibilità ambientale, la garanzia di posti di lavoro  e lo sviluppo del tessuto sociale ed istituzionale,  sia a livello locale che globale. Insomma, lo sviluppo deve essere sostenibile . Ed è un compito imprescindibile della politica assicurare alle co munità  la tutela e la valorizzazione delle  risorse naturali  alla dimensione economica, sociale ed istituzionale, al fine di soddisfare i bisogni delle attuali  generazioni , evitando di compromette

Famiglie

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"L'Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine 'famiglie' è in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda" cosi' il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi intervenendo al programma KlausCondicio di Klaus Davi. Ecco Appunto. Grazie per l'immagine a Samuele Agostini  ( Pd pisano) incontrato a diverse iniziative del partito DoppiaM