Perché quest’anno, per l’Italia, la Giornata internazionale contro l’omofobia è speciale
Ad un anno dall’approvazione della legge Cirinnà l’Italia avanza nella classifica internazionale per la tutela dei diritti delle persone omosessuali, trans, bisex e intersessuali, ma c’è ancora molto da fare Il 17 maggio si è celebrata la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. La prima volta è stato nel 2004, a 14 anni dalla decisione – nel 1990 – di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Quest’anno, però, per l’Italia la celebrazione ha un significato speciale. Perché arriva ad un anno dall’approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili – era l’11 maggio 2016 – e perché porta il Bel Paese a fare un bel balzo in avanti nella classifica internazionale per la tutela dei diritti delle persone omosessuali, trans, bisex e intersessuali. Precisamente si tratta di un aumento di 7 punti dell’indice “Rainbow”,