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La sinistra può rigenerarsi solo aprendosi

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Il discorso all’evento ‘Together Europe – Building the progressive future’ organizzato dal Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo Voglio ricordare una persona che non c’è più.   Daphne Caruana Galizia , uccisa solo qualche giorno fa a Malta, in un truce attentato. Il suo sacrificio sia un insegnamento per tutti noi e ci spinga a batterci per la verità e la libertà di pensiero. Un anno fa eravamo qui a Bruxelles per cominciare il viaggio di Together. In questo anno, il mondo è cambiato. La vittoria di  Trump , lo spettro della guerra. L’estrema destra in Austria e in Germania. Ovunque nel mondo i valori universali per cui ci battiamo sono minacciati. Oggi a sinistra abbiamo bisogno di chiarezza. Per troppo tempo abbiamo accettato che si dicesse che sinistra e socialismo erano parole vuote e antiche. I nostri valori sono quelli giusti: la solidarietà, la giustizia, l’uguaglianza. E se c’è una critica che dobbiamo fare a noi stessi è proprio quella di esse

Pittella: Solo con l’Italia stabile l’Europa
 può uscire dalla sua grave crisi

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È questo l’ammonimento del presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, che invita a superare il “nostro illimitato provincialismo” e a guardare al momento di crisi che sta attraversando l’intera Europa. Il presidente del gruppo S&D è stato intervistato da l’Unità. --------------- L’ultima copertina dell’Economist ci dipinge come un autobus sull’orlo del burrone. L’Italia è di nuovo il rischio numero uno per l’eurozona? Il panorama è a dir poco sconfortante… Trump negli Stati Uniti, Le Pen in Francia, Farage che con la collaborazione di Cameron hanno permesso la Brexit, Podemos in Spagna, Orban in Ungheria, Kaczynski in Polonia, Grillo e Salvini in Italia Se in questo quadro si destabilizza l’Italia siamo alla fine. Per l’Europa, l’Italia può diventare il detonatore che fa definitivamente deflagrare il percorso comunitario oppure l’ancora di salvezza. Socialisti e Democratici europei e governo italiano possono costruire un compromesso tr

Dove va l'Europa

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Marco Zatterin, corrispondente da Bruxelles per il quotidiano La Stampa ci racconta  come, a causa di politiche europee deboli e poco lungimiranti, politiche locali che nazionalizzano le vittorie collettive e comunitarizzano le sconfitte, il parlamento europeo alle prossime elezioni vedrà l'ingresso di numerose formazioni euroscettiche. Le ricette per invertire la tendenza? Secondo Gianni Pittela, vicepresidente di casa Pd, sono due: «Varo di misure concrete per lavoro/crescita e lancio della candidature per l’elezione diretta del presidente della Commissione». Solo così «si può scongiurare il pericolo d’una crescita smisurata dei populismi».  A un anno dalle elezioni lavorano   a un’alleanza delle destre E Bruxelles prova a correre ai ripari.  Graham Watson lo confessa con franchezza scozzese, «sappiamo tutti che nel prossimo Europarlamento ci sarà tra un quarto e un quinto di deputati euroscettici o populisti». Più che probabile. Si vota fra un anno nei ventisette