Per una politica diversa
Durante il Consiglio Comunale di venerdì 29 novembre, è stata inaspettatamente rinviata la discussione sulla mozione presentata da Fratelli d'Italia che proponeva di intitolare un parco cittadino a Sergio Ramelli, militante del gruppo neofascista Fronte della Gioventù, ucciso, come tantissimi giovani anche dell'estrema sinistra, negli anni di piombo. La notizia del rinvio, motivato dall’assenza del proponente, ha suscitato legittime proteste da parte del pubblico presente per il significato politico e simbolico dell'intitolazione proposta.
Condanniamo con fermezza ogni tentativo di segnare Brugherio con intitolazioni di parte e foriere di pericolose derive.
Disapproviamo i comportamenti irrispettosi verificatisi durante e a margine della seduta, da qualunque parte siano provenuti. Riteniamo fondamentale che i confronti politici e istituzionali avvengano sempre nel rispetto delle regole e delle persone.
La situazione di tensione però è stata anche figlia delle decisioni del Presidente del Consiglio Comunale che, scegliendo fin da subito un atteggiamento conflittuale con le persone presenti in aula, anziché cercare di smorzare il fuoco sul nascere, si è rivelato inadeguato al proprio ruolo nella gestione di situazioni che vanno fuori dall'ordinario. Lo ha confermato venerdì, ma si è avuto modo di notarlo in più occasioni e questo desta serie preoccupazioni sul ruolo di imparzialità che dovrebbe garantire.
Sia poi chiaro: non intendiamo accettare lezioni di democrazia, tolleranza e comportamento istituzionale da chi quando era all'opposizione ha guidato un raid di protesta fin dentro l'aula consiliare, interrompendo i lavori, e che in un'altra occasione ha determinato, gettando pericolosamente benzina sul fuoco in un momento delicato per la nostra città, una seduta di Consiglio blindata dalle forze dell'ordine e terminata con gli allora Sindaco e Vicesindaco scortati a casa dall'Arma dei Carabinieri.
Il clima di crescente tensione, denunciato da mesi dalla nostra coalizione, è figlio di questa maggioranza: mai disposta all'ascolto, sempre pronta ad attaccare chi osa muovere una semplice critica, andando persino a gettare discredito sulla vita privata delle persone.
Più e più volte abbiamo cercato il dialogo con mozioni ed emendamenti costruttivi o con la disponibilità ad incontri su questioni delicate per il bene della città. La volontà della maggioranza di zittire ogni altra voce invece si è sempre più affermata.
Ne prendiamo atto.
Noi continuiamo a costruire l'alternativa, per dare a Brugherio l'amministrazione che merita. Lo faremo con ascolto, umiltà e dedizione. Lo dobbiamo ai tanti, troppi, cittadini stanchi di questa situazione: una politica diversa è possibile e vogliamo farla insieme a voi.