PD, il perno del centrosinistra

“Prossimità, concretezza, serietà e inclusione. I nostri candidati sono persone competenti, radicate nei territori. Anche il nostro Segretario ha scelto questa linea nel suo collegio di Siena, una campagna elettorale porta a porta e centrata sui contenuti. Così Irene Tinagli in una intervista a Il Messaggero, spiegando “la ricetta” del successo elettorale. 

Parlando del governo, Tinagli si sofferma sulla Lega: “Salvini cambia posizione continuamente a seconda dei trend del giorno, e alla fine incide poco. Anche i suoi elettori se ne sono accorti. Questo governo è stato voluto dal Presidente Mattarella per consentire all’Italia di portare il Paese fuori dalla crisi pandemica e di utilizzare al meglio sino i fondi europei contenuti nel PNRR. Io mi auguro che tutti sentano questa responsabilità. Se la Lega vuole uscire da questo governo è bene che lo dica.” 

La Vicesegretaria continua parlando di quale sarà la strada da seguire per le prossime elezioni politiche “Uniti si vince: si conferma la linea suggerita dal nuovo Segretario Letta sin dal suo discorso di insediamento e per la quale tutti abbiamo lavorato e continueremo a lavorare. Si tratta della costruzione di un’alleanza forte e competitiva che condivide obiettivi e programmi e che si propone come forza di governo del Paese alternativa alle destre. Ho sempre sostenuto che il PD dovesse essere il perno della coalizione di centrosinistra e Letta il vero federatore di tale alleanza. I dati di ieri confermano che la pensano così anche milioni di elettori: le persone vogliono vedere forze politiche capaci di lavorare insieme.” 

La Tinagli analizza gli effetti della pandemia sulla politica: “All’inizio di ogni crisi i populisti tendono a guadagnare consenso perché parlano alla pancia delle persone in difficoltà. Quando si tratta di trovare le soluzioni entra in campo la responsabilità delle forze democratiche e liberali. Alla fine i cittadini si fidano dei candidati e dei partiti seri e competenti. Questa è stata e sarà la forza del PD a guida Letta.” 

Questo governo deve lavorare per il bene del Paese fino alla fine, a differenza di altri non facciamo doppi giochi né cambiamo opinione a seconda di sondaggi o risultati locali. Siamo ovviamente felici di essere tornati in sintonia col Paese, e anche per questo rinnoviamo il nostro impegno a sostenere il governo nella ripresa fino a fine legislatura”, conclude. 


L’intervista integrale su Il Messaggero

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