Mobilitazione dei lavoratori Candy contro i 300 esuberi
(foto di Valeria Pinoia per il Cittadino)
E' notizia di questa mattina lo sciopero alla Candy, con mobilitazione dei lavoratori
davanti ai cancelli della fabbrica.
Sempre questa mattina, continua Valoria Pinoia, si sono svolte le assemblee dei lavoratori ed è partita immediatamente la prima manifestazione di protesta. Oltre un centinaio di dipendenti ha organizzato un corteo che ha bloccato ripetutamente la rotonda della zona industriale di Brugherio, creando non pochi problemi al traffico. Sono intervenuti i Carabinieri per liberare l’incrocio che, però, è stato poi nuovamente occupato dai manifestanti.
Le settimane precedenti hanno visto Candy annunciare che il 2015 è stato chiuso con un fatturato di circa a 952 milioni di euro, in crescita rispetto al 2014 del +12,4%.
Fiom dichiara: «In un momento di espansione sul mercato di Candy è inaccettabile non intervenire da subito sull’aumento dei volumi prodotti a Brugherio». Al Ministero è stato chiesto di sostenere un piano industriale che consenta di gestire positivamente il problema occupazionale.
La vicenda nasce da lontano e ha visto fin da subito in prima linea le amministrazioni e i Sindaci dei Comuni coinvolti.
Vi partecipò il sindaco Marco Troiano, presente in rappresentanza di tutti i sindaci coinvolti
«I rappresentanti della proprietà – spiegò Troiano – hanno richiamato i contenuti del piano industriale, che propone una stabilizzazione dei volumi prodotti a Brugherio in circa 300.000 pezzi all’anno e una serie di importanti investimenti per rendere più efficiente la struttura produttiva del sito di Brugherio». «In questo momento azienda e sindacati hanno concordato l’avvio di una sperimentazione innovativa su una linea produttiva ».
Ministero e Regione, ribadirono la necessità che Candy restasse brugherese, dando la disponibilità di risorse economiche a disposizione per le aziende che lavorassero sull’innovazione.
Facciamo nostre le parole del Sindaco Troiano «I rappresentanti della proprietà hanno ribadito che “il cuore dell’azienda resta a Brugherio”. Se è davvero così, è il momento di dimostrarlo concretamente».