"La cultura è il tassello della democrazia"


Abbiamo seguito fin dall'inizio i neodeputati eletti in Brianza e giunti in Parlamento dopo essere stati a lungo impegnati nella politica locale: Pippo Civati e Roberto Rampi.

Qui, dopo la presentazione di una interpellanza inviata ad inizio aprile all'allora Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, vi avevamo riproposto l'intervento di Roberto Rampi sulla situazione di Alcatel Lucent, la multinazionale con la sua sede italiana a Vimercate, che dal giugno dell'anno scorso ha messo in cassa integrazione 245 lavoratori in tutta Italia, 170 solo in Brianza.

Quest'oggi vogliamo segnalarvi l'intervento del parlamentare di Vimercate nella seduta della Camera dei Deputati di martedì 11 giugno 2013 sulle mozioni a sostegno di Scuola, Cultura Ricerca.




Di seguito il testo dell'intervento.

Presidente, colleghi, signori del Governo,

io credo che il ricco dibattito di questa mattinata chieda con forza un cambio di rotta radicale, e credo che questo cambio di rotta fosse contenuto nelle parole del Presidente del Consiglio quando parla della cultura come motore e moltiplicatore dello sviluppo.

E quando noi diciamo sviluppo, intendiamo sviluppo economico ma soprattutto e innanzitutto sviluppo civile, perché, come è stato detto, la cultura è il tassello della democrazia, è la priorità, è la chiave per darci gli strumenti per interpretare questa difficile modernità, per decriptare i messaggi che ci arrivano, per comprendere, scegliere, per deliberare; questo è il motore di fondo di tutte le scelte: della scuola, della cultura e dell'investimento sui beni culturali; noi crediamo sia una chiave democratica di emancipazione, di liberazione delle energie delle persone.

Per fare questo noi dobbiamo innanzitutto stringere un nuovo patto con i lavoratori della cultura; lavoratori innanzitutto, persone, sono più di un milione e mezzo in Italia, che ogni giorno scommettono se stessi, la loro vita, la vita delle loro famiglie in questa grande impresa, e sono persone che sono positive, che hanno voglia di fare per questo paese e anche in queste ore, anche in questi giorni, in questi momento di crisi, io ne ho incontrati diversi, vorrei portare qui la loro voce, non si piangono addosso, non guardano al futuro con tristezza, lo guardano con speranza; però chiedono alla politica una risposta seria e coraggiosa in termini di semplificazioni, in termini di certezza dei diritti, in termini di nuove normative che riconoscano veramente il loro specifico.

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DoppiaM

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