Bersani in Libia: per rimettere l'Italia al centro del Mediterraneo


Pier Luigi Bersani è arrivato lunedì sera a Tripoli, per una serie di incontri con i principali attori della scena politica del dopo Gheddafi.

Ieri ha incontrato il leader del partito Giustizia e Costruzione, Mohamed Sawan, il segretario generale della coalizione di centro, Abdul Hamid al Naami e il capo provvisorio dello Stato libico, Mohamed Mgarief.

Il leader Pd ha anche incontrato una rappresentanza di parlamentari donne per capire anche la situazione economica post-rivoluzione in Libia. Di loro ha scritto, postando sul suo profilo Facebook la foto qui sopra, “A Tripoli con un gruppo di parlamentari. Le protagoniste della nuova Libia, hanno la storia del paese nelle loro mani”.

«È per mettere in rilievo l'attenzione particolare alla condizione della donna nel mondo islamico»,ci spiega Giacomo Filibeck, responsabile per Africa, Mediterraneo e Medio Oriente al dipartimento affari esteri del Pd.

Dopo il sostegno al "sì" dell'Onu sul nuovo status della Palestina («non potevamo votare diversamente dagli altri paesi del Mediterraneo», ha spiegato Lapo Pistelli), il viaggio in Libia è un secondo segnale dell'attenzione particolare del Partito democratico alle vicende dell'altra sponda del mare.

Un viaggio, quello di Bersani, per rimettere l'Italia al centro del Mediterraneo, per «riprendere il filo di una presenza forte» nella regione.

Il primo viaggio da candidato di tutto il centrosinistra alla guida dell'Italia, dopo la vittoria alle primarie. Un segnale importante su quali saranno le priorità geopolitiche di un governo a guida democratica dopo le prossime elezioni.

DoppiaM

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