Un bilancio fragile fragile
La scorsa settimana (vedi qui) è passata nell'attesa del bilancio 2012 del Comune. Che non è arrivato, dato che il commissario, evidentemente, ha deciso di approfittare dell'ulteriore proroga concessa ai Comuni.
La Provincia, invece, alle prese con le riflessioni sul suo futuro,
ha avviato la presentazione e discussione del bilancio.
Mimmo Guerriero, capogruppo del Partito Democratico in Provincia, lo ha giudicato "un bilancio fragile, che poggia su un piano di vendita di parte del patrimonio della Provincia che presenta molte incertezze, a cominciare dalla collocazione di una quota di Asam (la società che gestisce il patrimonio infrastrutturale delle province di Milano e Monza), pari a circa 22 milioni di euro, già scritta in bilancio tra le voci di entrata dalla giunta provinciale ma non ancora venduta".
Facendo due conti, e ricordando anche che c'è un'ulteriore previsione di vendita di una quota del consorzio rifiuti Cem (1,8 milioni), su cui potrebbero esserci resistenze da parte dei comuni, e 3,2 milioni di euro derivanti dalla futura vendita di parte delle sedi della provincia, secondo il capogruppo del Pd "emerge come 27 milioni di euro, circa un quarto delle entrate previste nel bilancio complessivo, siano a forte rischio".
Il gruppo provinciale del Pd ha deciso di presentare
12 ordini del giorno di indirizzo che saranno illustrati in aula.
La crisi economica, le politiche del governo sul contenimento della spesa pubblica, i progetti per l’eliminazione o gli accorpamenti delle province stanno determinando un depotenziamento dell’ente e una drastica riduzione delle entrate.Ma l’attuale gestione della Provincia di Monza ha il fiato corto.
Il Pd si è dichiarato disponibile, a fronte di modifiche sostanziali nella giunta che rendano più efficaci gli interventi dell'esecutivo, a collaborare fino alla scadenza del mandato per concentrare energie e risorse sulle politiche sociali, sul sostegno al lavoro e alle aziende in crisi, sull’ambiente e la tutela del territorio a cominciare da una revisione del Ptcp.
Gli ordini del giorno presentati dal gruppo del Pd (qui i dettagli) riguardano le politiche sociali, l'ambiente ed energia, la pianificazione territoriale e i parchi, le partecipate, le infrastrutture, i trasporti e i lavori pubblici, l’istruzione e infine il personale e gli affari generali.