L’Anpi e il Risorgimento

In occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, pubblichiamo con molto piacere il contributo del presidente dell'ANPI sezione di Brugherio, Cesare Brambilla.


"Il Risorgimento e quindi l’Unità d’Italia ci ha portato nella modernità.

Senza il Risorgimento saremmo restati, come diceva qualcuno, una espressione geografica, una congerie di staterelli tagliata fuori dalla competizione internazionale. Giusto e sacrosanto celebrarne il 150° che non deve limitarsi a ricordare avvenimenti e personaggi del periodo, (l’ottocento oggi non ha più niente da dire) ma riflettere sul percorso storico del nostro Paese nei suoi passaggi più salienti e significativi.

Uno di questi passaggi è stato sicuramente la Resistenza – che non è stata fatta dai soli partigiani “rossi”, che ha riscattato l’onore del nostro Paese, infangato dal ventennio fascista e dalla partecipazione di Mussolini alla guerra al fianco di Hitler.

La Resistenza è definita anche Secondo Risorgimento e non ha solo contribuito alla liberazione dai nazifascisti ma ha portato la democrazia, la Repubblica a suffragio autenticamente universale (nel ’46 le donne votano per la prima volta) e la Costituzione fondata sul lavoro, acquisizioni che sarebbero piaciute alle ali più avanzate del movimento risorgimentale a suo tempo sconfitte: mazziniani e garibaldini.

Dal Primo al Secondo Risorgimento, Unità Nazionale e Costituzione repubblicana.
L’Anpi, che non è un partito politico ma un Ente Morale, è la casa di tutti gli antifascisti, ha tra i suoi compiti, quello di tramandare la memoria della Resistenza e la difesa della Costituzione, strumento necessario ad affrontare oggi i problemi di un mondo globalizzato e in una società priva di valori."

Cesare Brambilla

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