Da che pulpito...

Sulla Marzorati abbiamo cercato, come scritto più volte su questo blog, di tenere un atteggiamento di assoluta attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro degli attuali dipendenti dell’azienda, valutando con questo criterio tutte le possibili azioni portate avanti dall’amministrazione, e provando a dare il nostro contributo.

Abbiamo tentato di ignorare le polemiche politiche più o meno volutamente montate ad arte dai soliti interessati a parlar male del Partito Democratico “a prescindere”, e abbiamo voluto evitare di rispondere a tono a chi maldestramente parla di strane operazioni immobiliari attuate nel passato.

La migliore ricostruzione della vicenda l’ha fatta, sui giornali, Carlo Cifronti, Sindaco uscente, che ha dettagliatamente motivato le scelte delle amministrazioni precedenti, anche "rinfrescando la memoria" a chi oggi finge di dimenticarsi la storia della Marzorati...

Oggi però dobbiamo, inevitabilmente, rispondere ad uno dei coordinatori del PDL brugherese, Matteo Carcano, che in un commento apparso su Il Giorno del 13 giugno se la prende, ovviamente, con il Partito Democratico, parlando ancora una volta di “regali alla Marzorati” e di un Partito Democratico che la scorsa settimana non ha voluto “votare contro se stesso”.

Al coordinatore del PDL vogliamo chiedere alcune cose:

1) lo sa che siamo intervenuti in consiglio comunale per correggere una delibera scritta di fretta e con alcuni errori, per evitare che fosse poi eventualmente annullata?

2) lo sa che nessuno ha risposto alle obiezioni avanzate dal Partito Democratico e da Brugherio Popolare Europea su alcune questioni fondamentali quali gli indennizzi e il diritto di superficie?

3) lo sa che in consiglio comunale qualcuno del suo partito ha proposto di votare la delibera e poi eventualmente rettificarla se si fossero trovati altri errori?

Infine, due ultime domande per il coordinatore del PDL:

1) può forse smentire il fatto che qualunque amministrazione, quando ipotizza e governa la realizzazione di operazioni urbanistiche, lo fa dovendo sempre dialogare con l'altra parte, e che quando ciò avviene con imprese o aziende si tiene sempre in considerazione la situazione lavorativa dei dipendenti e il momento economico?

2) è proprio sicuro di poter dare “lezioni” al Partito Democratico su presunti favori o su presunte strane operazioni urbanistiche, quando lui stesso ha manifestato pubblicamente perplessità sulle modalità con le quali la giunta sta portando avanti, ad esempio, il progetto “Porta delle Torri”?

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