Prepariamo giorni migliori

Martedì, all'inizio del consiglio comunale, subito dopo l'intervento del Sindaco, che comunicava la composizione della nuova Giunta, si è svolto un breve dibattito, con l'intervento di tutte le forze politiche.

Riportiamo di seguito l'intervento del segretario del PD Marco Troiano, che si apriva con una domanda alla maggioranza: avete risolto tutto?

Due ore dopo, sono arrivate le dimissioni di Daniele Liserani. La migliore risposta...

Alcune domande sorgono spontanee, pensando a quanto è accaduto in questi giorni. Avete risolto tutto? Avete siglato un patto di ferro o una fragile tregua? Quanto durerà questa pace? Le deleghe sono distribuite al meglio ora?

Capite che fatichiamo a rispondere in modo positivo, a tutte queste domande. Questa è una vicenda che certamente lascia strascichi pesanti: non lo dico io, rappresentante dell’opposizione. Lo dite voi stessi: andate a rileggervi cosa circola in queste ore sui siti e sui blog dei partiti brugheresi. Riprendete quello che vi siete detti pubblicamente in questi mesi, in questi giorni, in queste ore. Non sarà facile ripartire, non sarà facile proseguire. Ne sono sicuro.

E noi? Vogliamo dire parole chiare: noi non siamo ribaltonisti né rosiconi.
Non abbiamo pensato di mandarvi a casa, in questo weekend, né abbiamo offerto disponibilità a sostituire partiti che si volevano sfilare.

Si rassegnino coloro che ci hanno attaccato e anche coloro che non ci hanno difeso da sberleffi, parole in libertà, inutili volgarità, offese gratuite. Avete miseramente fallito nel vostro obiettivo.

Noi siamo coerenti con il percorso che stiamo costruendo!
Noi di sicuro non tradiremo il mandato elettorale e l’impegno che ci siamo presi con i cittadini. Anzi, l’essere stati chiamati in causa da tutti, in questi giorni, ci ha confermato nel riconoscimento che tutti sanno chi siamo, come lavoriamo, cosa abbiamo in mente.

Pensateci: non abbiamo infierito, né esultato per le vostre difficoltà e debolezze. Non è nel nostro stile. Semplicemente, siamo sinceramente preoccupati per la nostra città, per le sfide che ha davanti. Ci interessa che Brugherio non resti paralizzata. Ci sono troppe cose da fare, troppe situazioni urgenti da chiarire. Non possiamo permetterci di perdere tempo in liti che paralizzano le decisioni!

Ribadisco qui ciò che abbiamo detto fin dal primo consiglio comunale, ripeto qui la nostra carta di identità: noi saremo sempre interlocutori, mai strumentali ma fermi, senza scontri pregiudiziali ma senza sconti. A luglio del 2009 abbiamo chiesto a questo consiglio concretezza, capacità di lavoro, confronto tra diverse opzioni politiche, meno scontri personali, più confronti sulle idee e sulle proposte che si vogliono realizzare. Lo abbiamo dimostrato, consiglio dopo consiglio, delibera dopo delibera.

Lo continueremo a dimostrare, di sicuro. Il nostro metodo di lavoro non cambia, anzi, si rafforza, dopo le tensioni che vive la maggioranza. Essere minoranza non ci sottrae dal compito di contribuire allo sviluppo di Brugherio.

Ci sono due mali che possono affliggere la nostra città: il trionfo dell’interesse personale e quello delle ideologie. Contro questi due mail noi spenderemo tutte le nostre energie. E siamo disposti a ragionare e lavorare con chiunque condivida con noi questo impegno ad un servizio disinteressato.

Al Sindaco rivolgo una parola molto chiara, sapendo che la franchezza è sicuramente apprezzata: Sindaco, io non so se lei si sia imposto o abbia subito (forse entrambe le cose, ma non mi interessa). Mi permetto di chiederle, a lei che più di altri ci mette la faccia, di fare chiarezza: dimostrate di saper e poter governare questa città, oppure non state un minuto di più seduti su quelle poltrone.

Vicende come queste si trascinano dietro una amara considerazione da parte dei cittadini: il rifiuto della politica, il guardare a questo mondo con ribrezzo. E’ un esito che nessuno di noi, ripeto, nessuno di noi, può permettersi.

Quando, nei nostri comunicati, scriviamo che Brugherio merita di meglio intendiamo proprio questo: nessuno di noi sia responsabile di questo rifiuto della politica, e della sua funzione di contribuire allo sviluppo di una comunità.

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